
Detto fatto: da 24 ore non zampillano più le fontane-simbolo di Milano. Sono entrate, infatti, in vigore le ordinanze che in questo periodo di siccità prescrivono un risparmio d'acqua a partire dalle fontane pubbliche di Milano e della Lombardia. Così operai del comune meneghino hanno provveduto alla chiusura dei "rubinetti" delle fontane di piazza Castello, Cadorna e San Babila e molte altre, in centro e non. Per spegnerle tutte, tra le 50 e le 70 in totale, però, ci vorranno circa dieci giorni, con un ritmo di dieci al giorno. Si penserà a svuotare anche le vasche. "Non c'è un precedente di questo tipo ed è segno di come i cambiamenti climatici cambiano le politiche, - ha commentato l'assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran -. Questo è un modo per risparmiare acqua ma anche per dare un segnale del fatto che c'è un problema e lo si sta cercando di gestire con attenzione. Il risparmio per quello che consuma d'acqua una città come la nostra è ovviamente molto ridotto ma speriamo che sia un invito a ognuno di noi a casa a fare attenzione dove possibile".
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