Caso Ziliani, il giallo della chat con l'amica: perché l'ex vigilessa risponde 36 ore dopo?
La rivelazione a "Quarto Grado": questo intervallo di tempo potrebbe corrispondere al tentativo di avvelenamento da parte delle figlie
Spuntano nuovi dettagli sull’omicidio di Laura Ziliani. Assieme al sindaco di Temù, Giuseppe Pasina, l’inviato della trasmissione "Quarto Grado" ha mostrato in diretta lo scambio di messaggi tra l'ex vigilessa e una sua amica, una conversazione che viene interrotta e poi ripresa dopo circa 36 ore. L'amica di Ziliani, che conosceva bene Laura e le sue continue gite in montagna, le aveva chiesto se fosse andata in bici quel giorno. La vittima, come riportato dalla trasmissione di Rete 4, risponde in modo secco con un "No, riposo". Uno stop forse dovuto alla famosa tisana con cui le figlie avrebbero narcotizzato la donna, costringendola a dormire appunto per 36 ore.
"Laura Ziliani aveva detto di voler destinare alcune delle sue case alla terza figlia", ha aggiunto il primo cittadino di Temù che, nel corso dell'intervista, ha rivelato alcuni dettagli legati alla morte della donna, per cui sono accusate le figlie della donna, Silvia e Paola Zani, le due sorelle di 27 e 19 anni.
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