Caso Ruby ter, Berlusconi rinviato a giudizio per corruzione in atti giudiziari
Avrebbe cercato di convincere le cosiddette "olgettine" a dichiarazioni false o reticenti durante i processi

Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio con l'accusa di corruzione in atti giudiziari per il caso Ruby ter. Lo ha deciso il gup di Milano, Carlo Ottone De Marchi, che ha accolto la richiesta della Procura. Il processo per il leader di Forza Italia si aprirà il 5 aprile davanti alla quarta sezione penale del Tribunale meneghino.
Berlusconi è accusato di aver corrotto con 10 milioni di euro complessivi le cosiddette "olgettine" e gli altri ospiti delle serate di Arcore. L'intento era quello di spingerli a rendere dichiarazioni false o reticenti durante le loro testimonianze nelle aule dei processi Ruby (nei quali era imputato per concussione e prostituzione minorile e che si sono chiusi con la sua assoluzione definitiva in Cassazione) e Ruby bis.
Le richieste di rinvio a giudizio sono state presentate dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano.
La difesa: "Processato per reato di generosità" - "Prendiamo atto di questo rinvio a giudizio", ha commentato l'avvocato Federico Cecconi, che difende il leader di Forza Italia insieme al professor Franco Coppi nel caso Ruby ter. "In dibattimento - ha continuato - confidiamo di riuscire a dimostrare l'estraneità di Silvio Berlusconi", dalle accuse contestate, ma "il rischio concreto è che per la prima volta si proceda a processare Silvio Berlusconi per il reato di generosità".
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