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Caso Antonveneta, condannati a oltre 7 anni ex vertici Mps Mussari, Vigni e Baldassarri

Sono imputati per le operazioni effettuate dalla banca senese tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute allʼacquisizione dellʼistituto di credito

Il tribunale di Milano ha condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere Giuseppe Mussari, a 7 anni e 3 mesi Antonio Vigni e a 4 anni e 8 mesi Gian Luca Baldassarri, ex vertici di Monte dei Paschi di Siena.

Sono imputati per le presunte irregolarità nelle operazioni effettuate dalla banca senese tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute all'acquisizione di Antonveneta.

Le accuse contestate a vario titolo ai 16 imputati nel processo milanese sono falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo all'autorità di vigilanza di Consob e Bankitalia e falso in prospetto. Il pm Giordano Baggio aveva chiesto di condannare Mussari e Vigni a 8 anni e Baldassarri a 6 anni.

 

Giudici Milano: "Nessuna attenuante per Mussari"  Nessuna attenuante per l'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari. A tutti gli altri 15 imputati sono state concesse le "attenuanti generiche" ma non a Mussari e nemmeno all'ex managing director di Deutsche Bank Ivor Scott Dunbar, mentre per tutti sono state escluse le aggravanti della transnazionalità e del "grave nocumento ai risparmiatori".

 

Confische da oltre 150 milioni per Nomura e Deutsche Bank Il Tribunale di Milano ha disposto inoltre confische per un importo complessivo di oltre 150 milioni di euro nei confronti di Deutsche Bank, compresa la filiale londinese, e l'azienda Nomura, imputate a Milano in qualità di enti, nel processo sul caso Mps, a carico, tra gli altri, degli ex vertici Vigni, Mussari e Baldassarri. I giudici della seconda sezione penale hanno anche condannato i due istituti di credito a sanzioni pecuniarie da 3 milioni di euro ed oltre. Nel processo sono stati condannati tutti gli imputati, sia persone fisiche che giuridiche.

 

Il processo milanese ha riguardato in particolare i derivati soprannominati "Alexandria" e "Santorini", il primo sottoscritto da Mps con Nomura, il secondo con la tedesca Deutsche Bank. Operazioni legate all'acquisizione di Banca Antonveneta e che, secondo quanto ricostruito nelle indagini condotte dai pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e Giordano Baggio, portarono notevoli perdite per l'istituto di credito senese, tutte sistematicamente occultate dal manager.

 

Difesa Deutsche Bank: "Stupiti dalla sentenza"  "Premesso che le sentenze si rispettano, voglio esprimere un grande stupore per il contrasto tra questo dispositivo e le risultanze emerse in dibattimento. Ma su questo leggeò le motivazioni. Essendo convinto della innocenza dei miei assistiti proporrò ricorso in Appello convinto che le conclusioni saranno diverse". Lo ha detto Giuseppe Iannaccone, difensore degli imputati di Deutsche Bank (tutti ex manager tranne uno) condannati nel processo sul caso Mps. 

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