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Bergamo, ospedale sotto pressione per il coronavirus: "Abbiamo anche una neonata di pochi giorni in rianimazione"

Il Papa Giovanni fa il punto della situazione. Oltre 300 contagiati ma aumentano anche i guariti

Coronavirus a Bergamo, neonata ricoverata  al Papa Giovanni XXIII

E' una situazione di emergenza ma comunque, al momento, ancora sotto controllo quella che stanno affrontando a Bergamo a causa del coronavirus. A fare il punto è stato l'ospedale Papa Giovanni XXIII: "Tutti stanno facendo un grande sforzo e vanno ringraziati", dice il direttore sanitario dell’Asst di Bergamo, Fabio Pezzoli. Ci sono guarigioni, certo, ma ancora molti casi gravi. Come quello della neonata ricoverata in rianimazione la cui prognosi non può essere ancora sciolta.

Sono quattro i pazienti affetti da coronavirus ma guariti e già dimessi dall'ospedale Papa Giovanni XXIII. "Abbiamo 26 malati di coronavirus a San Giovanni Bianco e 126 al Papa Giovanni - è stato spiegato -. Questo non significa che sono tutti in terapia intensiva che, al momento, ha 25 posti letto, con altri 12 in terapia sub intensiva. Le guarigioni proseguiranno, più pazienti andranno a casa ma nel frattempo ne arriveranno di nuovi da curare. Fondamentale il lavoro che si svolge in terapia intensiva".

 

Brusaferro (ISS): bimba pochi giorni positiva, non è intubata -  La bambina ricoverata a Bergamo "è nei primi giorni di vita ed è risultata positiva al tampone del coronavirus. E' monitorata, ma non è non intubata". Lo ha detto Silvio Brusaferro, direttore ISS, in conferenza stampa nella sede della Protezione civile.
 

 

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I pazienti ricoverati sono di età "compresa tra i 50 e i 75 anni - hanno spiegato -. Abbiamo anche una bambina neonata in terapia intensiva, in prognosi riservata, e due giovani di 35 anni oltre a un anziano di 81 anni". "Non abbiamo aumentato i letti, che sono e restano circa mille: abbiamo però liberato delle aree, soprattutto di Chirurgia e di Terapia intensiva".

 

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"La chiave dell'organizzazione è posizionare i pazienti che stiamo curando nel posto giusto - hanno spiegato i medici della struttura -: una buona parte della capacità organizzativa dell'ospedale di Seriate, come da indicazione regionale, sarà dedicata ai nostri pazienti malati di coronavirus. Stiamo creando il procedimento corretto per avviare il percorso di riorganizzazione: si tratta di un iter di ore per mettere in atto il tutto". Confermata l'età più critica, quella degli over 65. "Mentre i bambini affetti da coronavirus sono rarissimi. Abbiamo evidenziato, la Medicina stessa lo sta facendo, che i bambini hanno una maggiore capacità di guarire rispetto ai malati anziani. I polmoni dei bambini hanno una maggiore capacità di recupero", hanno concluso.
 

 

 

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