IL CASO

Liliana Resinovich, il marito contro Claudio Sterpin: "Dovrebbe vergognarsi di quello che dice"

Ospite a "Quarto Grado", Sebastiano Visintin respinge l'ipotesi di una "amicizia speciale" tra la moglie e un farmacista

05 Lug 2025 - 00:50
 © Da video

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"Il signor Sterpin non si può permettere di fare supposizioni o illazioni su persone che non c'entrano niente". Sono queste le parole rilasciate a "Quarto Grado" dal marito di Liliana Resinovich, la 63enne sparita il 14 dicembre 2021 e trovata senza vita il 5 gennaio 2022 in un boschetto vicino alla sua casa a Trieste.

Ospite durante l'appuntamento in onda venerdì 4 luglio, Sebastiano Visintin prende le distanze dai dettagli rilasciati dall'amico della donna Claudio Sterpin. Nel corso della testimonianza resa in incidente probatorio, quest'ultimo avrebbe infatti portato alla luce il legame tra Liliana e un farmacista. "Loro mi hanno chiesto se io avessi il sentore di altri uomini e io ho detto che l'unica storia che lei ha avuto è stata con un farmacista", aveva ribadito in un'intervista recentemente mostrata proprio a "Quarto Grado".

"Claudio dovrebbe vergognarsi di quello che dice, perché sono cose di Liliana e Liliana non c'è più. Viene preso per oro colato quello che dice e questo mi dà estremamente fastidio", tuona Visintin, che rompe così il silenzio per chiedere rispetto. Quindi aggiunge: "Sono sue supposizioni. Non dobbiamo confondere l'amicizia con un sentimento che è frutto della sua fantasia".

In merito alla figura del farmacista, invece, Sebastiano Visintin ammette la conoscenza con Liliana "da sempre": "Andavamo a trovare questo suo amico, a salutarlo. So chi è ma non lo dirò".

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