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Vaiolo delle scimmie, isolato al Sacco di Milano il "monkeypoxvirus" | Test negativo sulla 22enne ricoverata a Genova

Secondo l'Oms sarebbero "solo la punta dell'iceberg" i circa 200 casi in più registrati in venti Paesi: infezioni in aumento in Spagna e Gran Bretagna, due contagi confermati in Argentina

E' stato isolato al laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano il "monkeypoxvirus", responsabile dell'epidemia da vaiolo delle scimmie attualmente presente in Europa.

Intanto è risultato negativo il test fatto sulla 22enne ricoverata all'ospedale San Martino di Genova. Il laboratorio del San Martino ha comunicato che "il test sulla ragazza rientrata dalle Canarie, e con una malattia che poteva essere ricondotta al vaiolo delle scimmie, è risultato negativo, anche se permane un periodo di osservazione come prevede il protocollo".

 

Isolato il "monkeypoxvirus" - L'aver isolato il virus, ha commentato la vicepresidente lombarda Letizia Moratti, "rappresenta un importante risultato per la ricerca scientifica. Sarà possibile saggiare l'attività di farmaci antivirali e testare la risposta anticorpale dei pazienti che hanno contratto l'infezione e della quota di popolazione vaccinata contro il virus del vaiolo".

 

Il possibile caso zero del vaiolo delle scimmie

 

 

Solo la punta dell'iceberg? - L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che i 200 casi di vaiolo delle scimmie rilevati nelle ultime settimane, in Paesi in cui il virus non circola abitualmente, potrebbero essere "solo la punta dell'iceberg". "Gli esperti stanno cercando di determinare cosa abbia causato questa "situazione insolita" e i risultati preliminari non mostrano variazioni o mutazioni nel virus del vaiolo delle scimmie, ha affermato Sylvie Briand, direttrice del dipartimento globale di preparazione al rischio infettivo dell'Oms. "Abbiamo opportunità per fermare la trasmissione: se mettiamo in atto le misure giuste ora, probabilmente possiamo contenerlo rapidamente", ha concluso.

 

 

Casi in Spagna - Salgono da 84 a 98 i casi confermati in Spagna di vaiolo delle scimmie secondo i dati forniti dal ministero della Sanità nel suo aggiornamento giornaliero. In aumento anche il numero dei casi indicati inizialmente come scartati, che sono passati da 73 a 102.

 

 

Casi in Gran Bretagna - Altri 16 casi di vaiolo delle scimmie sono stati individuati in Gran Bretagna, portando il totale oltre quota 100. Sono 106, come ha confermato l'Agenzia per la sicurezza sanitaria britannica e quasi tutti concentrati in Inghilterra. Galles e Irlanda del Nord ieri avevano dichiarato i loro primi casi, mentre la Scozia ne ha registrati finora tre. Cresce la preoccupazione anche se gli esperti sottolineano come non ci si aspetti una crescita esponenziale delle infezioni virali, mentre restano bassi i rischi per la popolazione. 

 

 

Due casi in Argentina - L'Argentina ha confermato due casi di vaiolo delle scimmie, diventando così la prima nazione in America Latina a registrare contagi legati al focolaio internazionale. Il ministero della Salute argentino ha detto che il primo caso riguarda un uomo della provincia di Buenos Aires che si era recato in Spagna. Poi è arrivata la conferma di un secondo caso, un cittadino spagnolo arrivato in Argentina. "Il paziente è in buone condizioni di salute generale, isolato e sta ricevendo un trattamento per i sintomi", ha aggiunto il ministero della Salute. Nessuno dei suoi contatti al momento presenta sintomi.

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