La giovane era in uno stanzino della mansarda in cui vive il 30enne Dragos-Ioan Gheormescu, l'ultimo a incontrarla prima della scomparsa. L'uomo avrebbe tentato il suicidio
Tatiana Tramacere è viva e sta bene. La svolta nel caso sulla scomparsa della studentessa 27enne di Nardò (Lecce) di cui si erano perse le tracce dal 24 novembre è arrivata nella serata del 4 dicembre. È stata trovata dai carabinieri a Nardò in uno stanzino della mansarda nella disponibilità del 30enne rumeno Dragos-Ioan Ghermescu, l'amico che per ultimo l'avrebbe incontrata il pomeriggio della scomparsa. "Lasciateci lavorare per comprendere se era in uno stato di costrizione o se era una sua volontà", ha detto il colonnello Andrea Siazzu. Il giovane, interrogato in caserma a Lecce e che era stato inizialmente indagato per istigazione al suicidio, avrebbe tentato di togliersi la vita impiccandosi.
Gli specialisti del Ris dei carabinieri hanno perquisito l'abitazione dell'indagato, dove poi è stata trovata la ragazza, mentre il 30enne è stato interrogato per ore nel comando provinciale dei carabinieri di Lecce. Da giorni gli investigatori stavano analizzando tabulati telefonici, chat e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Al 30enne, inizialmente sentito come persona informata sui fatti, era già stato sequestrato il telefono.
Gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dal procuratore di Lecce Giuseppe Capoccia, si sono subito concentrati sulle ultime ore in cui la studentessa salentina è stata vista. Il pomeriggio della scomparsa la 27enne aveva incontrato Dragos. I due, è stato ricostruito dagli inquirenti, si erano incontrati in un parco a poche centinaia di metri dalla casa della famiglia Tramacere. Lì si sarebbero intrattenuti per un paio d'ore. Avrebbero parlato del viaggio che Tatiana intendeva fare a Brescia, per incontrare il suo ex fidanzato, e lui si sarebbe offerto di accompagnarla.
L'incontro sarebbe culminato in una "piccola discussione" ha detto il 30enne, assicurando però che si sarebbero poi salutati "senza tensioni", dandosi appuntamento al giorno dopo. Il biglietto per Brescia era già stato acquistato, ma sul bus la 27enne non è mai salita. La famiglia della ragazza non ha mai creduto all'ipotesi di un allontanamento volontario.
"Io non lo so cosa sia successo, sicuramente non è un allontanamento volontario e la preoccupazione a casa è grande", aveva detto il fratello di Tatiana, Vladimir, che in serata ha raggiunto la casa del 30enne, dove era in corso la perquisizione, scoppiando in lacrime, accolto da una folla di cittadini. Alla notizia del ritrovamento della 27enne, la stessa folla ha iniziato ad applaudire e festeggiare. "In questo momento sto vivendo anticipatamente il mio Natale in famiglia", ha affermato Rino Tramacere, il papà di Tatiana.
"Non so come spiegare la gioia che provo in questo momento. Tatiana Tramacere, la ragazza scomparsa da Nardò da oltre dieci giorni, è stata ritrovata viva e sta bene. Il mio primo pensiero va a lei e alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno vissuto giorni di angoscia interminabili. A loro va l'abbraccio mio personale e di tutta la comunità di Nardò. Un grande grazie a tutti i coloro che in questi giorni non si sono mai arresi". Così su Facebook il sindaco di Nardò (Lecce), Pippi Mellone. "Adesso è importante rispettare Tatiana e i suoi cari, garantire serenità e lasciare che le autorità competenti chiariscano ogni aspetto della vicenda. Nardò tira un sospiro di sollievo. Siamo felici!", aggiunge.