A "Fuori dal Coro" la storia di Anna, in graduatoria da 16 anni: "Per pagare l'affitto ho venduto tutto quello che avevo"
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"Mi sono venduta tutto per pagare l'affitto". Ai microfoni di "Fuori dal coro" la signora Anna, 68 anni, racconta le difficoltà nel far quadrare i conti in attesa di ricevere risposta da parte di Ater Roma sull'assegnazione di una casa popolare. "Siamo in graduatoria dal 2009 ma davanti ci sono altre 22 persone", aggiunge l'anziana che avebbe i requisiti in quanto assiste il marito, paziente oncologico.
Nonostante la domanda crescente di alloggi a prezzi calmierati per chi versa in condizioni di difficoltà economica, dal 2020 ad oggi l'azienda territoriale per l'edilizia residenziale ha venduto all'asta circa 500 immobili rimasti sfitti. A fronte di una platea di circa 16mila richiedenti nella Capitale, a fine novembre andranno sul mercato altri 13 appartamenti tuttora vuoti per una base d'asta complessiva pari a 2,9 milioni di euro.
E per chi valuta di investire nell'acquisto di alloggi a prezzi inferiori al valore di mercato, spuntano annunci online che definiscono le aste indette dall'ente pubblico regionale come "occasioni immobiliari". "Chi aspetta una casa popolare dovrebbe denunciare le aste alla Procura alla Repubblica", dice Annamaria Addante dell'associazione inquilini Ater. "Abbiamo in bilancio di 1,2 miliardi di euro di crediti e per operare un minimo di manutenzione ordinaria siamo obbligati a far ricorso a qualche vendita", spiega Orazio Campo, commissario Ater Roma.