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Procuratore Cassazione: in sentenze no ai giudizi morali o estetici

Lʼintervento del magistrato dopo le polemiche per le sentenze di Genova e Bologna su casi di violenza contro le donne

Procuratore Cassazione: in sentenze no ai giudizi morali o estetici - foto 1
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Dopo le polemiche per le sentenze di Genova e Bologna sui casi di violenza contro le donne, interviene il Procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio.

"Nelle sentenze bisogna occuparsi di fatti e non dare giudizi morali o estetici: farlo potrebbe costituire illecito disciplinare", ricorda il magistrato per il quale deve "essere rispettata la dignità delle persone e la correttezza verso le parti del processo".

Per quanto riguarda la sentenza emessa a Bologna che per la "tempesta emotiva" ha dimezzato la condanna per un femminicidio avvenuto a Riccione, il Pg Fuzio ha detto che lo stesso ufficio giudiziario bolognese ha provveduto a mandare alla Cassazione la sentenza che ha sollevato tanta riprovazione.

Inoltre il Pg - che è competente per l'azione disciplinare - ha aggiunto che "sembra che lo stesso estensore della sentenza abbia fatto una conferenza stampa e questo è un fatto censurabile". Fuzio ha detto che il suo ufficio valuterà tutte queste ultime decisioni della magistratura - compreso il verdetto di Genova, anche questo finito sotto accusa per aver dimezzato la pena a un uxoricida - e che il suo intento è quello di "ricostruire per bene tutte queste vicende per valutare".

Per la prima volta, la Procura generale della Suprema Corte nell'Aula magna - davanti al Guardasigilli Alfonso Bonafede - ha presentato il "Bilancio di responsabilità sociale", una raccolta della sua attività con i "suggerimenti" al legislatore su temi "aperti" come i figli delle coppie omosessuali.