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Bufera Procure, al pm Palamara regalò anche un cenone di Capodanno

Sono emersi soggiorni di un familiare di un magistrato con la dicitura: "Centofanti Fabrizio paga hotel con tutti i pranzi e transfert mamma e figlia". Lʼex consigliere del Csm: "Valanga di fango su di me"

Bufera Procure, al pm Palamara regalò anche un cenone di Capodanno - foto 1
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Non solo viaggi, soldi e gioielli.

Tra i regali fatti dall'imprenditore Fabrizio Centofanti all'allora consigliere del Csm, Luca Palamara, c'è anche - secondo gli inquirenti che lo hanno indagato per corruzione - un cenone di Capodanno. E' quanto emerge dal decreto della perquisizione disposta dalla Procura di Perugia nei confronti del sostituto procuratore a piazzale Clodio. "Non mi riconosco nella valanga di fango caduta su di me", ha detto Palamara.

Ha voluto "mandare un segnale distensivo nell'interesse della magistratura tutta" Luca Palamara al termine dell'interrogatorio davanti ai pm di Perugia, durato circa quattro ore. "Non avrei mai inteso danneggiare alcuno, tantomeno i colleghi del mio ufficio verso i quali ho sempre manifestato stima, disponibilità e attenzione".

"Ho chiarito ai pubblici ministeri di Perugia la mia totale estraneità ai fatti che hanno leso la mia dignità di uomo", ha affermato ancora l'ex presidente dell'Anm. Il magistrato ha detto di "rifiutare con nettezza e fermezza" l'accusa di avere ricevuto 40mila euro dagli avvocati Calafiore e Amara per favorire la nomina, non andata in porto, di Giancarlo Longo a procuratore di Gela.

"Ho chiarito che non ho mai ricevuto alcuna somma di denaro e mai e poi mai avrei interferito per la nomina del procuratore di Gela o per danneggiare qualche parte processuale nei procedimenti disciplinari". Ho chiarito tutti i fatti relativi ai viaggi, iniziando a fornire documentazione per fugare ogni dubbio su qualsiasi ipotesi di pagamento di alcunché o di avere ricevuto utilità relative a viaggi o altri temi".

Secondo quanto si legge nel documento della Procura, "il nucleo familiare di Luca Palamara risultava aver soggiornato in un albergo a Madonna di Campiglio dal 26 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015 e nella dicitura della prenotazione emergeva il riferimento a uno sconto del 30% che avrebbe pagato Centofanti, e a carico di quest'ultimo risultava anche il pagamento della cena di capodanno per 456 euro".

Anche in precedenza, si legge ancora nel decreto di perquisizione, sono emersi soggiorni di un familiare di Palamara con la dicitura "Centofanti Fabrizio paga hotel con tutti i pranzi e transfert mamma e figlia". La relativa fattura risultava emessa nei confronti di una società riconducibile a Centofanti con la dicitura "soggiorno hotel dipendenti per convegno", anche se, a quanto accertato, non era stato organizzato alcun convegno in quel periodo, né esisteva alcun rapporto di lavoro, collaborazione o dipendenza tra il familiare di Palamara e Centofanti.