Il 49enne Gioacchino Sacco era fuggito senza prestare soccorso: aveva anche l'assicurazione e la revisione della macchina scadute
Federico Salvagni © Da video
È stato convalidato l'arresto di Gioacchino Sacco, il 49enne originario di Cassino (Frosinone) che ha investito e ucciso il 16enne Federico Salvagni senza fermarsi a prestare soccorso. L'uomo era al volante della sua auto senza patente, revisione e assicurazione. La revoca della licenza di guida, infatti, gli era stata notificata a gennaio dal Comune di Terracina (Latina), dove risiede e dove è avvenuto l'incidente. Inoltre, anche l'assicurazione della Lancia Ypsilon 10 con cui ha travolto l'adolescente, che stava rientrando insieme al fratello gemello da una festa, era scaduta a luglio.
Lunedì mattina Sacco è comparso davanti al gip del tribunale di Latina, Laura Morselli, per l'interrogatorio di convalida dell'arresto, nel carcere di via Aspromonte. Davanti al giudice per le indagini preliminari l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha voluto rilasciare spontanee dichiarazioni al gip: "Non sono stato io".
Nel pomeriggio il giudice ha sciolto le riserve, convalidando l'arresto in carcere. Sempre lunedì, infine, è stata svolta anche l'autopsia sul corpo del sedicenne, in modo tale da accertare le cause del decesso e, successivamente, riconsegnare la salma ai familiari per poterne celebrare le esequie, in programma nella chiesa del Sacro Cuore, a Latina, la città dove viveva il ragazzo.