L'Istituto Superiore di Sanità raccomanda la vaccinazione e di seguire le buone pratiche igieniche per limitare la diffusione della malattia
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Da inizio stagione l'influenza ha già colpito in Italia 1,7 milioni di persone. Cresce la curva e nell'ultima settimana si sono registrati 435mila nuovi casi. Lo afferma il rapporto della stagione della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità. I più colpiti sono i bambini nella fascia di età 0-4 anni, con circa 23 casi per mille assistiti. L'incidenza di casi stimati di infezioni respiratorie acute in Italia, risulta pari a 7,64 casi per mille assistiti (rispetto a 7,24 dell'ultimo bollettino), con circa 435mila nuovi casi, per un totale di circa 1.737.057 casi a partire dall'inizio della stagione.
Da quest'anno la sorveglianza dell'Iss prende in considerazione le Ari (Infezioni respiratorie acute) e non le Ili (Influenza like sindrome, sindromi simil influenzali), una definizione più ampia: le Ili prevedono la coesistenza di un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola) con uno sistemico (malessere, dolori muscolari), mentre le Ari si limitano alla coesistenza di uno tra tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria, Coriza (raffreddore, naso che cola).
Con l'abbassarsi delle temperature, l'influenza iniziaerà a circolare più facilmente. Gli epidemiologi segnalano una probabile crescita dei contagi rispetto agli ultimi due anni, quando le misure anti-Covid avevano contribuito a contenere la diffusione dei virus respiratori. Le previsioni indicano che il picco potrebbe verificarsi tra fine dicembre e gennai. L'Iss raccomanda particolare attenzione per le fasce più fragili della popolazione anziani, bambini e pazient cronici.