Giulia Cecchettin, i liceali contro il minuto di silenzio nelle scuole | In migliaia alle fiaccolate per la ragazza uccisa
I movimenti studenteschi chiamano a "una giornata di rabbia contro ogni femminicidio". Zaia: "Portare il nastro rosso tutto l'anno"
Dopo l'assassinio di Giulia Cecchettin per mano dell'ex fidanzato Filippo Turetta, in tutte le scuole italiane si è tenuto alle 11 un minuto di silenzio per le donne vittime di violenze.
Lo ha deciso il ministro dell'Istruzione Valditara. Ma in molti licei gli studenti si sono opporti, lanciando un appello a "dire no a un silenzio assordante. bruciamo tutto. Fate rumore con ciò che potete. Siamo il grido di chi non c'è più". E i movimenti studenteschi, come chiesto dalla sorella di Giulia (secondo cui Filippo è un "figlio sano del patriarcato"), chiamano a "una giornata di rabbia contro ogni femminicidio". Intanto lunedì sera in diverse città, da Padova a Roma, si sono tenute fiaccolate per la ragazza.
In migliaia alla fiaccolata per dire no alla violenza sulle donne
Sono migliaia le persone che lunedì sera hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Padova in ricordo della 22enne di Vigonovo (Venezia). "Se toccano una rispondiamo tutte", "Nessuno appartiene a qualcuno", "Patriarcato sistema malato": le scritte su numerosi cartelli che sono stati esposti. E poi il coro, scandito più volte: "Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce".
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All'Università non un minuto di silenzio, ma di rumore per Giulia
"Siamo arrabbiate e oggi lo urleremo, non faremo silenzio, faremo rumore", ha detto al microfono una portavoce dei vari comitati promotori - circoli Lgbt+ e comitati contro i femminicidi e la violenza di genere - aprendo la fiaccolata.
"Siamo il grido altissimo di tutte quelle donne che oggi non hanno più voce". Giulia frequentava l'Università di Padova ma è stata sequestrata e uccisa pochi giorni prima della discussione della tesi di laurea in Ingegneria biomedica. E proprio di fronte all'Ateneo, lunedì, è stato fatto un minuto di rumore per Giulia.
Femminicidio Giulia Cecchettin, Zaia: "Portare il nastro rosso tutto l'anno"
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha decretato il lutto regionale il giorno delle esequie di Giulia. "Non può essere solo la 105esima vittima delle donne che hanno perso la vita - ha sottolineato -, come comunità possiamo dare grande segnale il 25 novembre tutti noi siamo chiamati a portare questo fiocco rosso da portare h24 tutti i giorni dell'anno".
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