Giubileo dei giovani: il Pontefice arrivato in elicottero
© Ansa
© Ansa
Il Pontefice acclamato a Tor Vergata: "Mondo di pace possibile, aspirate a cose grandi". Meloni: "Fieri della riuscita del Giubileo, dato lustro al Paese". La Protezione civile: 42mila pellegrini accolte in 400 strutture
"Siamo più vicini che mai ai giovani che soffrono i mali più gravi, causati da altri esseri umani. Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell'Ucraina, con quelli di ogni terra insanguinata dalla guerra". E' il messaggio che Papa Leone lascia ai ragazzi che hanno partecipato alla messa a Tor Vergata per il Giubileo dei Giovani, oltre un milione. "Voi siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo di fraternità e amicizia, dove i conflitti non si risolvono con le armi ma con il dialogo", ha sottolineato Leone XIV ribadendo dunque che la pace è possibile, basta volerla davvero. Poi dà a tutti i ragazzi appuntamento a Seoul, in Corea del Sud, dove dal 3 all'8 agosto del 2027 si terrà la Giornata Mondiale della Gioventù. La Protezione civile: 42mila pellegrini in 400 strutture.
© Ansa
© Ansa
Si chiude così il Giubileo dei Giovani, una sorta di Gmg anche questo evento, almeno nei numeri, che questa settimana ha pacificamente invaso le vie di Roma con quella parola, 'pace', ripetuta e declinata in tutte le lingue del mondo. E' questa la priorità della generazione under 30 che ha abbracciato Papa Leone. Per lui è stato il primo vero e proprio bagno di folla, che ha affrontato con il suo stile misurato non nascondendo però la sua emozione per questa gioventù, non solo in cerca di risposte ma desiderosa di offrire al mondo anche il suo messaggio.
Uno stile di amicizia e collaborazione che si è visto nelle strade, nelle chiese e nelle piazze di Roma, dove hanno convissuto ragazzi al di là della loro provenienza geografica o sociale. E allora il Papa invita tutti a volare alto: "Aspirate a cose grandi", "non accontentatevi di meno" e "contagiate chiunque incontrate col vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede!".
© Afp
© Afp
Papa Leone, che in questa due-giorni ha ricordato più volte Giovanni Paolo II che venticinque anni fa, nella stessa spianata di Tor Vergata, aveva celebrato la Gmg del Grande Giubileo del 2000, domenica invece ha rilanciato le parole di Papa Francesco, invitando i ragazzi a vivere con serenità la propria inquietudine. "Non allarmiamoci se ci scopriamo interiormente assetati, inquieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi!", aveva detto Papa Francesco nell'agosto del 2023, messaggio oggi rilanciato da Prevost. E Leone aggiunge di non colmare la propria sete con "surrogati inefficaci".
Leone guarda con positività a quell'essere inquieti delle giovani generazioni ma li invita anche a imparare a convivere con le loro fragilità che non devono essere "un tabù" perché "la fragilità di cui ci parlano, infatti, è parte della meraviglia che siamo".
I giovani hanno risposto con entusiasmo a questo primo incontro con Leone, dimostrando che il loro legame con il Papa di Roma resta collaudato e saldo, al di là delle figure e delle attitudini diverse dei Pontefici che si succedono. Da Wojtyla a Ratzinger, da Bergoglio a Prevost, la nuova generazione guarda da decenni a questi uomini vestiti di bianco che vanno controcorrente, parlando di pace in un mondo attraversato dalle guerre, di speranza in una società dove la sfiducia è una costante. Ma soprattutto che credono in loro spronandoli a puntare sempre in alto e a vivere quell'amicizia che "può cambiare il mondo", come ha ripetuto questa mattina Leone.
La celebrazione della domenica mattina ha visto i soliti numeri record delle kermesse dei cattolici: non solo l'oltre milione di giovani, come detto dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini, ma anche uno spiegamento di ecclesiastici. Sono stati oltre venti cardinali, 450 vescovi e settemila sacerdoti a concelebrare con il Papa.
"Sono state giornate storiche, e siamo fieri del contributo che il governo ha dato per la buona riuscita dell'evento, attraverso quel "metodo Giubileo" che abbiamo incardinato a Palazzo Chigi all'indomani del nostro insediamento e che ha consentito di coordinare al meglio in questi anni l'imponente macchina organizzativa". Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
"Voglio ringraziare tutti coloro che hanno fatto la propria parte, con professionalità e passione - aggiunge -, dando lustro alla nostra Nazione e contribuendo al successo globale dell'evento. Il mio ringraziamento particolare va a tutti i volontari, gli operatori, le Forze dell'Ordine che - in stretta sinergia con le Amministrazioni coinvolte e sotto la regia della Presidenza del Consiglio - hanno garantito la sicurezza e assicurato ai pellegrini l'assistenza di cui avevano bisogno. Il governo - conclude il premier - continuerà a lavorare, con la medesima dedizione e determinazione, per assicurare la riuscita dei prossimi eventi giubilari".
Quasi 1.500 persone disabili sono state assistite durante il Giubileo dei giovani a Tor Vergata, secondo quanto ha detto il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano in un incontro con la stampa all'Auditorium della Conciliazione. "In questi giorni circa 42mila pellegrini sono stati accolti in 400 strutture, fra scuole, parrocchie, case di Protezione civile che sono state messe a disposizione", ha spiegato.