SU ORDINE DEL GIP DI MONZA

Campari, la guardia di finanza sequestra 1,2 miliardi alla holding Lagfin: "exit tax" nel mirino

Gli inquirenti ipotizzano una "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" e anche la "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche"

31 Ott 2025 - 23:11
 © ansa

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La guardia di finanza di Milano, su disposizione della Procura di Monza, ha eseguito un sequestro preventivo da oltre 1,2 miliardi di euro nei confronti della holding lussemburghese Lagfin Sca, azionista di controllo del gruppo Davide Campari Milano. L'inchiesta, coordinata dal gip del Tribunale di Monza, ipotizza una "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" e anche la "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche".

L'inchiesta

 L'inchiesta della Procura di Monza, guidata da Claudio Gittardi, ha preso il via da una verifica fiscale delle Fiamme Gialle nei confronti di Lagfin, che a seguito di un'operazione straordinaria di "fusione per incorporazione" ha assorbito la propria controllata italiana, detentrice del pacchetto azionario di maggioranza di Davide Campari Milano.

Secondo quanto emerso dagli approfondimenti condotti dai finanzieri, all'atto della fusione non sarebbero state "dichiarate le plusvalenze da exit tax per oltre 5,3 miliardi di euro" maturate in capo alla società italiana incorporata e "non tassate al momento della loro fuoriuscita dal territorio nazionale" come previsto dalla normativa fiscale. Sempre secondo i finanzieri, il gruppo societario, attraverso una serie di complesse operazioni, avrebbe "solo formalmente trasferito gli asset detenuti dalla società italiana a una branch domestica neo costituita, mentre la gestione effettiva del ramo d'azienda finanziario veniva esercitata a livello di casa madre estera".

Il sequestro

 Il sequestro - che ammonta esattamente a 1.291.758.703,34 euro - è stato integralmente eseguito attraverso l'apposizione del vincolo sulle "azioni ordinarie" della società partecipata dalla holding lussemburghese, fino a concorrenza dell'importo disposto nel decreto. Tale importo è corrispondente all'imposta non versata all'atto del trasferimento all'estero della società incorporata, pari a circa il 16% del capitale della società quotata. Lagfin ha il 51,8% delle azioni di Campari, che ha chiuso l'ultima seduta a un prezzo di 6,03 euro per azione, per una capitalizzazione complessiva di poco oltre i 7,4 miliardi di euro.

Lagfin: sequestro attiene a contenzioso che non riguarda gruppo

 "In relazione agli articoli di stampa relativi al sequestro conservativo di azioni Campari per un controvalore di 1,2 miliardi di euro", Lagfin precisa che "la questione attiene un contenzioso fiscale in essere da circa due anni e che non ha mai riguardato in alcun modo il gruppo Campari. Lagfin è certa di avere sempre operato nel pieno rispetto di tutte le norme, incluse quelle fiscali italiane, e si difenderà vigorosamente con sereno rigore in tutte le sedi deputate. Poiché Lagfin detiene oltre l'80% dei diritti di voto di Campari, la misura non è assolutamente in grado di intaccare la partecipazione di controllo di Lagfin in Campari", conclude la nota.

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