Speciale Il delitto di Garlasco
DALL'INCIDENTE PROBATORIO

Garlasco, il generale Garofano: "Emersi rilievi dattiloscopici potenzialmente utili per i confronti"

In diretta a "Dentro la notizia", la notizia è stata confermata anche da Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi

10 Set 2025 - 18:45
 © Da video

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Sono state rinvenute nuove impronte dall'analisi effettuata sui reperti raccolti nella spazzatura della villetta di Garlasco in cui nel 2007 venne uccisa Chiara Poggi. A confermare quanto emerso nell'ambito del nuovo incidente probatorio, disposto dal gip di Pavia Daniela Garlaschelli, sono il generale Luciano Garofano e Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi.

"Su due reperti, su cui gli avvocati saranno più precisi, sono emersi dei rilievi dattiloscopici potenzialmente utili per i confronti, cioè che saranno poi confrontati con Chiara Poggi, Alberto Stasi, l'indagato e così via", annuncia il generale Luciano Garofano, intercettato dalle telecamere di "Dentro la notizia". Quindi, specificando che due reperti su quattro hanno evidenziato in totale una decina di rilievi dattiloscopici, aggiunge: "Si aspettano i risultati dei confronti, io credo entro il mese di settembre sicuramente, o anche prima".

Mentre in merito alle prossime tappe, l'ex comandante dei Ris di Parma e consulente della difesa di Andrea Sempio spiega: "Le operazioni andranno in continuità perché queste impronte saranno poi valutate per confrontarle. Qui credo che non torneremo più e quindi andremo avanti, in rete, rispetto ai risultati che saranno ottenuti".

Alle dichiarazioni del generale Garofano fanno dunque eco le parole di Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi. "Gli accertamenti di oggi sono stati compiuti su quattro oggetti specifici estratti dalla pattumiera: sull'etichetta della confezione dell'Estathé, sulla confezione dei cereali, sulla confezione di biscotti e sul sacchetto della spazzatura".

"Sono stati rinvenuti dei frammenti dattiloscopici, che hanno i minimi requisiti di utilizzabilità, nel senso che devono poi essere nuovamente esaminati. Hanno i requisiti minimi, questo non significa che siano utili per la comparazione", ha precisato, così come dichiarato anche dal legale di Alberto Stasi, Giada Bocellari. Infine, Redaelli ha evidenziato che le impronte rinvenute erano posizionate sul sacchetto dei cereali e sul sacchetto della spazzatura. 

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