Speciale Il delitto di Garlasco
Le parole dell'avvocato

Delitto di Garlasco, il legale di Sempio: "Mi preoccupa lo yogurt, non l'impronta"

Alla vigilia dell'incidente probatorio Massimo Lovati in un'intervista spiega di temere "quello che non hanno mai analizzato nel 2007"

16 Giu 2025 - 12:26

L'avvocato Massimo Lovati, che con la collega Angela Taccia difende Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sul delitto di Garlasco, in un'intervista a Il Giorno, torna sulle dichiarazioni rilasciate a "Quarto Grado" in merito ai nuovi rilievi effettuati nella villa dei Poggi. In particolare, si sofferma sul nuovo "incubo" fatto, legato alla possibilità che sullo yogurt repertato tra la spazzatura di casa Poggi il giorno del delitto si trovi il Dna del suo assistito. Lovati spiega che "l'incubo è legittimo", in quanto si tratta di uno tra gli "oggetti non presi in considerazione nel 2007. Le altre cose che hanno sbandierato non mi preoccupano. Le unghie, l’impronta, non le temo. Il Fruttolo sì".

Nel corso dell'intervista, il difensore di Sempio ribadisce di essere "certo dell'innocenza del mio assistito" e di fidarsi dei periti "al mille per mille" ma esprime la sua preoccupazione in merito all'indagine in corso. "Fin dall’inizio ho messo i puntini sulle 'i' sull’insidiosità di questa indagine. Già partendo dal capo d’incolpazione, in concorso, che non lascia spazi difensivi: è ingannevole. Poi chiamano il mio assistito per rifargli le impronte con l’inchiostro: non mi posso fidare. Se da una parte c’è slealtà, dall’altra parte c’è malfidenza. E - conclude - si spiegano anche gli incubi".

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