Intervista esclusiva a "Quarto Grado"

Garlasco, l'ex maresciallo Giuseppe Spoto: "Non ho mai preso soldi dalla famiglia Sempio"

A "Quarto Grado" l'intervista esclusiva a Giuseppe Spoto: "Non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo"

04 Ott 2025 - 10:08
 © Da video

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Nel corso della puntata di "Quarto Grado", in onda venerdì 3 ottobre, è andata in onda un'intervista esclusiva a Giuseppe Spoto, l'ex maresciallo dei carabinieri, che ha subito una perquisizione della sua abitazione, nell'ambito dell'inchiesta contro l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti che nel marzo del 2017 chiese e ottenne l'archiviazione del procedimento a carico di Andrea Sempio per l'omicidio di Chiara Poggi. I PM bresciani vogliono indagare sui rapporti tra Spoto e Sempio: nel 2017 gli viene contestato di non aver trascritto alcune frasi delle intercettazioni e anche l'averci messo 40 minuti per notificare un atto. "Io ho fatto solo ed esclusivamente il mio lavoro. Ho una coscienza cristallina, sono stato 40 anni nell'arma, sono figlio di carabinieri, sono stato educato in un certo modo. Non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo", dice.

"Non sono indagato, quindi già per il momento è una buona notizia. È stato uno shock vedere arrivare nella propria abitazione alle sette del mattino otto persone per fare una perquisizione, per prendere un cellulare, due computer, un'agenda che avrei potuto tranquillamente consegnare a espressa richiesta" spiega a Giammarco Menga. "Quell'8 febbraio avevamo il compito di installare la microspia sulla macchina di Andrea Sempio. Il tecnico della ditta incaricata doveva raggiungere il parcheggio dell'Iber di Montebello per aprire la vettura e installare la microspia. Ovviamente io ho dovuto traccheggiare e cercare di perdere il più tempo possibile perché il signor Sempio non andasse fuori verso il veicolo" ha chiarito.

E sulle conversazioni che doveva trascrivere e che oggi gli vengono contestate perché non riportate integralmente risponde: "Per quello che ricordo, ma sono abbastanza certo di quello che dico, l'audio nella macchina di Sempio non era così limpido. A volte, soprattutto quando la macchina transitava su percorsi sconnessi, era veramente difficile capire. E io ho sempre adottato questa politica in tutta la mia carriera, se una frase non è completamente comprensibile per me non va riportata".

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