APERTA UN'INCHIESTA

Fratellini intossicati in piscina, il padre: "Mio figlio di 9 anni è in coma farmacologico" | Indagato per lesioni il gestore dell'impianto sportivo

Il racconto al Messaggero: "E' inaccettabile. Un altro mio figlio, che ha un tumore, è stato subito visitato e per fortuna non ha subito complicazioni"

04 Giu 2025 - 14:24

"Non è accettabile in un'epoca tecnologica come questa che succedano queste tragedie". Lo ribadisce al Messaggero il papà dei bambini intossicati dal cloro mentre, il 2 giugno, giocavano in una piscina di un circolo privato nel quartiere la Borghesiana, a Roma. Tre dei suoi bimbi, uno dei quali ora è intubato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I, sono stati ricoverati dopo l'esposizione alla sostanza corrosiva fuoriuscita in maniera anomala dai bocchettoni dell'acqua della piscina. Sulla vicenda ora indaga la magistratura che ipotizza il reato di lesioni gravissime nei confronti del gestore dell'impianto. In tutto i minori intossicati sono stati cinque.

"Siamo in ansia per nostro figlio, inaccettabile quanto accaduto"

 "Adesso siamo solo in ansia per nostro figlio di nove anni, ma contiamo che vengano chiarite le responsabilità di quanto accaduto perché non è possibile che succedano cose come questa in un periodo in cui è tutto molto controllato", ha affermato l'uomo, un militare, che il giorno della tragedia non si trovava con la famiglia poiché era presente per lavoro alla parata del 2 giugno. "Doveva essere una bella giornata e invece per loro è accaduto l'inspiegabile", ha sottolineato. Ad avvertirlo è stata la moglie: "Mi ha chiamato per dirmi 'siamo in ospedale', non ci potevo credere, poi mi ha raccontato del cloro e siamo qui, in attesa, in preda alla disperazione, con troppe domande che attendono una risposta".
 

Quali sono le condizioni dei bimbi

 I medici per ora non si sbilanciano. "Tutti i miei figli sono stati ricoverati, il più grave è quello di nove anni mentre un altro, che è affetto da un tumore, è stato subito visitato dai medici che lo hanno in cura al Bambino Gesù e per fortuna hanno escluso complicazioni - ha raccontato l'uomo -. Speriamo che vada tutto per il meglio anche se adesso il piccolo di nove anni è intubato e in coma farmacologico. Anche mia figlia di cinque anni è ancora ricoverata ma sta meglio".

"Non era la prima volta che li portiamo lì"

 Su quanto accaduto, ha sottolineato: "Non ero presente ma spero che vengano chiarite tutte le responsabilità. Non è accettabile che in un’epoca in cui c’è molto controllo e strumenti tecnologici si verifichino queste tragedie. Io spero e conto di sapere cosa sia davvero accaduto e che vengano chiarite le responsabilità se c’è qualcuno che ha sbagliato. Abitiamo alla Borghesiana e non era la prima volta che mia moglie portava in piscina i bambini. Era già accaduto negli anni scorsi e ci siamo sempre trovati bene".

Mio figlio intubato, spero sia fatta chiarezza"

Tutte le attenzioni dell'uomo e della moglie ora sono rivolte al figlio. "Possiamo solo vederlo dal vetro, è incosciente e intubato - ha proseguito -. A tutela nostra ma anche di tante altre persone perché sarebbe potuto accadere ad altri, spero davvero che sia fatta chiarezza e che vengano accertati eventuali errori o sbagli". La procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di lesioni gravissime. Disposto il sequestro della piscina e ora si attendono i risultati delle analisi dell'acqua.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri