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Dinamica da accertare

Violento scontro all'alba a Milano, quattro feriti: 21enne in fin di vita, gravissima una 30enne

Dalle indagini emerge che il conducente del Suv, inizialmente presentatosi come semplice soccorritore, era invece a bordo: positivo al pretest droga, mentre l’altro autista risulta senza patente

16 Nov 2025 - 14:36
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Un violento incidente avvenuto prima delle 6:30 in viale Fulvio Testi, una delle principali direttrici che collegano Milano a Monza, ha causato il ferimento di quattro persone, due delle quali in condizioni particolarmente critiche. Lo scontro ha coinvolto una Opel Corsa con a bordo tre giovani e una Mercedes Classe G Brabus. Il 21enne che si trovava sulla Opel è stato trasportato all'ospedale Niguarda in arresto cardiaco ed è ora sottoposto a un intervento chirurgico, mentre una 30enne, inizialmente portata al Policlinico in codice giallo, è stata successivamente dichiarata in prognosi riservata. Gli altri due feriti, un ragazzo di 23 anni e un uomo di 32, sono stati trasferiti rispettivamente al San Raffaele e al Fatebenefratelli. Le prime risultanze investigative hanno inoltre evidenziato elementi significativi: uno dei conducenti è risultato positivo al pretest droga e l'altro non era in possesso della patente. La polizia locale ha avviato accertamenti più approfonditi per ricostruire la dinamica dell'impatto e verificare le responsabilità.

Il violento impatto all'alba in viale Fulvio Testi

 Il sinistro è avvenuto nelle prime ore del mattino, in un tratto urbano con traffico intenso già dalle prime luci dell'alba. Le due vetture si sono scontrate con un impatto di notevole forza, tale da disintegrare parte delle carrozzerie e rendere necessario l'intervento dei vigili del fuoco per liberare una giovane rimasta intrappolata all'interno del Suv. I soccorritori hanno lavorato a lungo per stabilizzare i feriti e trasferirli in sicurezza negli ospedali cittadini. Le operazioni di emergenza hanno comportato rallentamenti e una parziale chiusura della carreggiata, mentre gli agenti procedevano ai rilievi.

I feriti: due giovani in condizioni critiche

 Le condizioni cliniche dei quattro coinvolti risultano differenziate, ma due giovani versano in stato particolarmente grave. Il 21enne trasportato al Niguarda è arrivato in arresto cardiaco ed è considerato in pericolo di vita. La 30enne, rimasta bloccata all'interno del Suv, era stata inizialmente portata al Policlinico in codice giallo ma le sue condizioni si sono aggravate, portando i medici a riservarsi la prognosi. Gli altri due feriti, un 23enne a bordo dell'Opel e un 32enne coinvolto nello scontro, non risultano in pericolo di vita ma sono ricoverati per accertamenti e cure.

Le prime indagini: un conducente positivo al pretest droga

 Gli agenti della polizia locale hanno avviato immediatamente le verifiche sui conducenti coinvolti, secondo le procedure previste in caso di incidenti gravi con feriti. Uno dei giovani è risultato positivo al pretest per l'uso di sostanze stupefacenti. Il risultato dovrà essere confermato dagli esami di laboratorio, ma rappresenta già un elemento rilevante nel quadro degli accertamenti. Le autorità stanno ricostruendo con precisione la posizione di ciascun occupante al momento dell'impatto per definire il ruolo avuto da ciascun soggetto alla guida dei veicoli.

L'altro autista senza patente: le verifiche della polizia locale

 Parallelamente, gli agenti hanno accertato che l'altro conducente coinvolto non era in possesso della patente di guida. Il dettaglio è emerso nelle prime ore successive al sinistro e sarà ora oggetto di ulteriori approfondimenti per verificare eventuali precedenti o irregolarità collegate alla conduzione del mezzo.

Il conducente del Suv che finge di essere soccorritore: cosa mostrano le telecamere

 Nelle prime fasi dell'intervento era sembrato che le persone coinvolte fossero quattro, poiché un giovane di vent'anni aveva dichiarato di essere sceso da un tram e di aver prestato aiuto ai feriti. Le immagini delle telecamere e ulteriori testimonianze hanno però permesso di accertare che il giovane si trovava a bordo del Suv al momento dell'incidente. All'interno dell'abitacolo è stata rinvenuta anche una sua scarpa, dettaglio che ha contribuito a chiarire la sua reale posizione. Uno dei soccorritori ha inoltre confermato di averlo visto sul veicolo, smentendo la versione iniziale.