Scoperta in anagrafe

Mantova, si fingeva sua madre per la pensione: una foto mostra il suo "pessimo" travestimento

L'immagine scattata allo sportello ha evidenziato incongruenze determinanti per insospettire il personale comunale e avviare l'indagine poi sfociata nel ritrovamento del cadavere mummificato della donna

24 Nov 2025 - 13:47
 © Tgcom24

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Il caso avvenuto a Borgo Virgilio, nel Mantovano, è emerso grazie a una fotografia scattata direttamente allo sportello dell'anagrafe. L'uomo, un infermiere disoccupato, si sarebbe presentato fingendosi la madre deceduta per rinnovare la carta d'identità e continuare a riscuotere la pensione. Il travestimento, composto da capelli corti con taglio femminile, trucco pesante, una camicetta fantasia anni Settanta e gioielli dallo stile datato, non ha però convinto il personale comunale: la pelle del volto appariva chiaramente maschile e l'età ostentata non coincideva con quella della donna, che avrebbe dovuto avere circa 85 anni. Le anomalie hanno spinto gli addetti a un controllo più approfondito, mettendo a confronto la foto scattata al momento con quella presente sulla carta d'identità scaduta da dieci anni. Da quel confronto sono nati i dubbi che hanno poi portato all'intervento della polizia locale e alla successiva scoperta del cadavere mummificato della madre nell'abitazione dell'uomo.

La foto che ha acceso i sospetti in Comune

 La fotografia scattata al momento del rinnovo è stata decisiva per far emergere le prime incongruenze. L'immagine mostrava lineamenti compatibili con il volto registrato nei vecchi documenti, ma la resa finale appariva evidentemente artefatta. Il trucco cercava di addolcire i tratti, mentre l'acconciatura e gli abiti scelti sembravano richiamare uno stile appartenente a un'altra epoca. L'insieme ha fatto scattare i primi dubbi nell'impiegata allo sportello, che ha segnalato l'anomalia ai superiori, dando il via alle verifiche interne. Il personale ha recuperato la foto dell'ultima carta d'identità della signora, scaduta circa dieci anni fa. Se da un lato la somiglianza complessiva poteva sembrare superficiale, dall'altro l'età apparente del soggetto fotografato non corrispondeva a quella che la madre avrebbe dovuto avere. Il cerone che copriva la pelle e la struttura fisica, più robusta rispetto a quella attesa, hanno consolidato il sospetto di trovarsi davanti a un travestimento. A quel punto il sindaco è stato informato e la polizia locale è intervenuta per approfondire la situazione.

L'ammissione dell'uomo e il sopralluogo nella casa di famiglia

 Richiamato in Comune con la scusa di completare la pratica, l'uomo è stato messo di fronte alle prove raccolte e ha riconosciuto il travestimento. Gli agenti gli hanno comunicato la necessità di effettuare un sopralluogo nell'abitazione, richiesta a cui l'uomo non si è opposto. Il comportamento collaborativo ha permesso alle forze dell'ordine di accedere rapidamente all'appartamento, un passaggio che si è rivelato centrale per comprendere la portata del caso. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato il corpo mummificato dell'anziana in una stanza dell'abitazione. Secondo le prime valutazioni, il decesso non sarebbe recente e risalirebbe a diversi anni fa. Le condizioni in cui è stato rinvenuto il cadavere hanno richiesto ulteriori accertamenti per stabilire con precisione la data della morte e la natura dell'occultamento. Le indagini sono ora affidate alle autorità competenti, che stanno ricostruendo la vicenda per chiarire tutti gli aspetti emersi.

Parallelamente alla scoperta del corpo, sono emersi elementi economici rilevanti. La madre percepiva una pensione di reversibilità del marito medico e redditi derivanti dal patrimonio immobiliare della famiglia. Le dichiarazioni dei redditi, presentate ogni anno a nome della donna, riportavano importi attorno ai 53mila euro. Gli inquirenti stanno valutando per quanto tempo l'uomo abbia continuato a incassare tali somme e quali reati possano configurarsi, compresi eventuali profili di truffa ai danni dello Stato. Gli accertamenti proseguono.