"La norma non intende regolamentare questo diritto, ma escluderlo", afferma la giornalista morta dopo essersi somministrata un farmaco letale
© Da video
"Quello sul fine vita è un disegno di legge veramente infausto. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo. Non è un intento di regolamentare il fine vita, ma di escluderlo. Non abbiate paura, non porterà a nessun abuso questo diritto". A dirlo è Laura Santi, in un video-appello rivolto ai parlamentari, pubblicato su Facebook dal marito Stefano Massoli. La giornalista, che era affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, è morta nella sua casa a Perugia dopo l'autosomministrazione di un farmaco letale, seguendo le procedure del suicidio assistito.
Il video-appello - "Io sono Laura Santi. E quando vedrete questo video non ci sarò più, perché avrò deciso di smettere di soffrire per mia volontà e mio diritto", dice nel video-appello la giornalista, che ha scelto il suicidio assistito dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute nell'ultimo anno. "Nessuno sa di questo video: è un regalo che faccio a me stessa", prosegue Santi. Che sul disegno di legge sul fine vita chiede ai parlamentari di "ragionare. Vi dibatterete non da membri di partito, ma persone dotate di testa e di cuore, persone che potrebbero avere persone con questi problemi. Voi state andando a dibattere di un disegno di legge che non va emendato, ma va bocciato. Vi chiedo di bocciarlo perché non è da essere umani, il suo intento non è di regolamentare il fine vita, ma di escludere questo diritto".
"Vi scongiuro, occupatevi dei malati più gravi" - "Non voglio lasciare un Paese che ignori e si prenda gioco dei malati più gravi - sottolinea la giornalista -. Vi prego, Paese Italia, occupatevi delle sofferenze dei malati più gravi. Sono sicura che voi dopo aver visto il video ragionerete meglio secondo la coscienza di esseri umani". E ancora, alla fine del video-appello: "Vi scongiuro. Oggi è Laura che parla a voi come esseri umani, e sono sicura che dopo avere visto questo video ragionerete meglio e metterete quella mano sul voto secondo la coscienza di esseri umani. Onorevoli, grazie e buon proseguimento di vita".