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Non idonea al concorso pubblico perché ex paziente oncologica: "Chi ha un tumore può vivere normalmente"

Il programma "Le Iene" raccoglie l'appello della psicologa Lucia Palermo, che sogna di entrare nella Guardia di Finanza

Dichiarata non idonea a un concorso pubblico perché ex paziente oncologica.

Lucia Palermo, psicologa 32enne di Caserta, si affida a "Le Iene" per ricostruire la sua vicenda, finita quest'estate agli onori della cronaca grazie a un video in cui denunciava quanto accaduto, a favore del diritto all'oblio oncologico di cui si sta recentemente discutendo in Parlamento.

 

"Non avrei mai immaginato che poi mi sarei ritrovata a essere io quella discriminata", esordisce Lucia Palermo che, nonostante la Laurea in psicologia e un Master con il massimo dei voti, ha dovuto rinunciare al concorso per entrare nella Guardia di Finanza perché ex paziente oncologica. "Io mi sono riscoperta forte abbastanza da sfondare il muro di una patologia che fa paura a tanti - racconta nel servizio de "Le Iene" in onda martedì 24 ottobre in prima serata su Italia 1 - Ma poi mi sono ritrovata a non riuscire a sfondare un secondo muro che non conosce nessuno, quello burocratico".

 

Come spiega l'inviata del programma Roberta Rei, a cui fanno eco le parole del professor Saverio Cinieri, Presidente Nazionale dell' Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), la possibilità di continuare a condurre una vita normale, lavorativa e sociale, può rivelarsi un grande aiuto per le persone malate e ancor di più per chi è guarito. "Il mio sogno si è infranto a causa di un decreto legge che in un certo senso equipara chi ha avuto un tumore a un pregiudicato", raccontava Lucia nella video-denuncia poi diventata virale.

 

"Ho scoperto di avere un tumore facendo la doccia, avevo notato una piccola smagliatura sul seno destro", ricorda Lucia Palermo ai microfoni de "Le Iene", soffermandosi quindi sullo shock vissuto di fronte agli esiti degli esami e sull'immediata operazione a cui ha dovuto sottoporsi. E aggiunge: "Non ho perso nulla a livello estetico, però essendo un tumore particolarmente aggressivo, la prassi prevede che si faccia chemioterapia, radioterapia e poi la terapia ormonale per cinque anni". La donna racconta di aver affrontato le cure con estrema determinazione e di aver combattuto per poter normalizzare la malattia: "Chi ha un tumore è una persona che può vivere come tutti gli altri".

 

A due anni di distanza dalla conclusione delle terapie preventive, Lucia partecipa dunque al concorso per lavorare come psicologa nella Guardia di Finanza, ma dopo aver superato le prime prove - comprese tutte le visite mediche previste - viene bloccata dalla commissione per la patologia avuta. "Mi sono sentita nuovamente malata, perché io vorrei essere valutata per il mio bagaglio personale e non per una patologia", dichiara a Roberta Rei, aggiungendo di aver così intrapreso una nuova battaglia per aiutare chi verrà dopo di lei a non vivere la stessa ingiustizia. Decide dunque di chiedere l'abolizione delle discriminazioni concorsuali nei confronti degli ex pazienti oncologici.

 

In Parlamento si sta recentemente discutendo una nuova proposta di legge sul diritto all'oblio oncologico, che significherebbe non dover necessariamente dichiarare di aver avuto un tumore. "Chi ha un tumore deve essere garantito di fronte a delle cure, certamente il lavoro non deve essere un elemento di discrimine ma di unione", garantisce il Ministro del lavoro Marina Calderone, intercettata da Roberta Rei. L'inviata de "Le Iene" si rivolge quindi al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella, e infine intercetta il Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, da cui dipende proprio la Guardia di Finanza.

  

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