L'annuale rapporto statistico dell'Eurispes rivela quali sono le paure più diffuse. Ma, tutto sommato, siamo felici di vivere nel nostro Paese
bollette © Tgcom24
Gli italiani temono una nuova crisi economica globale (67,6%). Quasi sette su dieci (69,5%) hanno paura degli eventi climatici estremi e il 57,8% dei terremoti. Lo scoppio della Terza guerra mondiale è paventato dal 46,1% dei cittadini e il 45% teme una nuova pandemia. Sono alcuni dei dati emersi dal nuovo Rapporto Italia Eurispes, presentato il 29 maggio alla Biblioteca nazionale di Roma.
Secondo il rapporto Eurispes il 60% degli italiani ha difficoltà ad arrivare a fine mese, e più della metà (55,7%) esprime una valutazione negativa sull'andamento generale dell'economia del nostro Paese nell'ultimo anno. Il 42% dei cittadini dichiara che la propria situazione economica è "rimasta sostanzialmente invariata", mentre per il 37,3% è invece peggiorata da un anno all'altro (per l'11,9% di "molto", per il 25,4% "lievemente"). Un miglioramento è stato registrato nel 12,6% dei casi. Sul portafoglio degli italiani pesa soprattutto l'affitto (44,3%), seguito dalle rate del mutuo (32%), le utenze (29,1%) e le spese mediche (24,9%). E se il 23,8% degli italiani riesce a mettere da parte risparmi, il 35,4% è costretto ad attingervi per arrivare a fine mese. Eppure, tutti questi dati sono in miglioramento se letti insieme ai dati precedenti raccolti da Eurispes: le famiglie costrette ad attingere ai risparmi sono al minimo storico, così come migliora la capacità di sostenere i costi del mutuo e delle utenze, anche se queste ultime restano superiori ai livelli pre-conflitto in Ucraina.
Nello stesso tempo, il rapporto Eurispes rileva che il 72% degli italiani (erano il 62,9% nel 2011) è felice di vivere in Italia. Le bellezze naturali (21,6%), la tradizione artistica e culturale (19,6%) e la buona cucina (14,8%), la libertà d'opinione ed espressione (13,2%) e il clima favorevole (12%) sono i primi cinque motivi che rendono una fortuna il vivere in Italia.
Il rapporto dell'Eurispes, giunto alla 37esima edizione, sottolinea che la maggior parte degli italiani riferisce prezzi in aumento (84,1%), seppur con differente intensità. Per contenere le spese, gli italiani rinviano uno o più acquisti necessari (59,5%), rinunciano alla babysitter (54%), riducono le uscite (50,1%), e tagliano su viaggi o vacanze (50%). Nell'ultimo anno, più della metà degli italiani (53,4%; il 31,4% una/qualche volta, il 16,5% spesso, il 5,5% sempre) si è servito della rateizzazione dei pagamenti soprattutto per l'acquisto di elettrodomestici (44,5%), di auto/moto (42,5%) e tecnologia, televisori, smartphone, tablet (42,3%). L'uso delle piattaforme e app che consentono la rateizzazione senza interessi, è ormai diffusissimo (65,3%). Inoltre, il 28,2% degli intervistati ha affermato di aver rinunciato a cure/interventi dentistici, il 27,2% ad effettuare controlli medici periodici e di prevenzione, il 22,3% a visite specialistiche per disturbi/patologie specifiche e il 18,1% a terapie o interventi medici.
L'Eurispes sottolinea quali sono i rimedi degli italiani di fronte alle difficoltà economiche. Il ricorso alla famiglia d'origine rappresenta la soluzione più impiegata (29,2%). Un'altra strategia diffusa riguarda il ritardo nei pagamenti: il 20,8% dei cittadini ha pagato le bollette con forte ritardo, mentre il 19,3% dichiara ritardi nel pagamento delle tasse, delle rate condominiali (16,4%) e dei conti aperti presso commercianti locali (11%). Il 36,7% degli italiani pensa che la situazione economica del nostro Paese peggiorerà nei prossimi dodici mesi. Il 30,9% è convinto che rimarrà stabile, mentre il 9,5% prospetta un miglioramento. E circa 1 intervistato su 5 (22,9%) non sa o vuole esprimersi sul tema.
Il rapporto Eurispes certifica anche l'apprezzamento (o meno) nei confronti delle istituzioni. Cresce la fiducia nel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: dal 60,8% del 2024 al 63,6% del 2025. Diminuiscono invece i consensi nei confronti del Parlamento (dal 33,6% al 25,4% di quest'anno), del governo (dal 36,2% del 2024 al 30,2%) e della magistratura (dal 47% al 43,9%). Aumentano i consensi per i Carabinieri (dal 68,8% del 2024 al 71,6% del 2025), per la Polizia di Stato (dal 63,5% 2024 al 68,6% del 2025) e anche per la Guardia di Finanza che raggiunge addirittura il 71,9% dei giudizi positivi (era al 66,1% nel 2024).
Secondo l'Eurispes, infine, solo il 7,9% degli italiani non usa i social network, anche se sono spesso giudicati come una fonte di distrazione e di tempo sottratto ad altre attività (46,6%). Sei italiani su dieci (59,3%) sono d'accordo con la separazione delle carriere dei magistrati. Il 52,1% dei nostri connazionali si dichiara contrario agli scioperi quando coinvolgono i settori dei trasporti, della scuola o della sanità. Il nuovo Codice della strada è accolto in maniera positiva rispetto alle sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti (76,9%), così come per l'utilizzo del cellulare alla guida (74%). L'Eurispes sottolinea anche che la percentuale di fumatori fatica a diminuire in Italia: nel 2008 erano il 30% della popolazione, mentre oggi sono il 24%. Ancora: il numero delle vittime di truffa over 65 registra nel 2024 un sensibile aumento (+5.782 casi), passando dai 37.108 casi del 2023 a 42.890 (+15,58%). Infine, gli italiani favorevoli all'eutanasia sono il 67,9% (tra i dati più bassi rilevati nei 37 anni dei report Eurispes), e il suicidio assistito, con l'ausilio di un medico per porre fine alla propria vita, trova favorevoli il 46,9% dei cittadini. Per concludere, la possibilità di cambiare sesso tramite autodichiarazione dell'interessato non ha grande consenso (37,2%), e il riconoscimento delle identità di genere che non si rispecchiano nel femminile o nel maschile convince poco più della metà degli italiani (51,1%). Infine, la legalizzazione delle droghe leggere (42%) e quella della prostituzione (48,2%) si fermano al di sotto della metà dei favorevoli.