Esplosione Suviana (Bologna), il luogotenente del corpo subacqueo carabinieri: "Visibilità ridotta da sostanze inquinanti"
La testimonianza di Duilio Lenzini a "Mattino Cinque News"
Continuano le ricerche dei tre dispersi in seguito all'esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargi nel bacino artificiale di Suviana (Bologna). A "Mattino Cinque News" il luogotenente del corpo subacqueo dei carabinieri Duilio Lenzini racconta le difficoltà nelle operazioni di ricerca a causa di un insieme di fattori. "Si tratta di ambienti ostruiti, allagati, dove la visibilità è molto ridotta dalle sostanze inquinanti che galleggiano in superficie e che in parte stanotte sono state bonificate", spiega il carabiniere.
Uno dei motivi per cui non sarebbero stati ancora trovati i tre dispersi dipende anche dalla difficoltà ad accedere in alcuni degli ambienti della struttura dalla superficie di circa mille metri quadri per ogni piano. I crolli hanno reso difficile l'accesso ad alcuni di questi ambienti racconta Lenzini che aggiunge: "La difficoltà consiste nel riuscire ad avanzare tra le macerie". Tutto ciò sott'acqua, a 40 metri sotto il livello della centrale con rischi continui.
L'incidente ha causato anche quattro vittime accertate e cinque feriti. Aperta un'inchiesta per disastro e omicidio colposo. Secondo i soccorsi, le possibilità di trovare superstiti sono ridotte al minimo.
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