Segnali di miglioramento per il giovane che si era reso protagonista a Esine (Brescia) di un gioco pericolosissimo ripreso in un video
Una bravata che poteva costargli la vita e che è rimasta impressa sugli smartphone degli amici volge fortunatamente verso il lieto fine. Si è risvegliato dal coma e mostra segnali di miglioramento il 23enne di Esine (Brescia) protagonista nella notte tra il 21 e il 22 settembre di un gioco pericolosissimo. Era scivolato dal tettuccio di un'auto in corsa, mentre tentava di surfare, il tutto ripreso da lui stesso e dagli amici con lui, un gruppo di sei bresciani dai 18 ai 24 anni, di ritorno da una festa nella Bergamasca. Nella caduta, il 23enne aveva riportato gravi lesioni alla testa. A poco più di un mese da quel tragico incidente, la famiglia del giovane, con tutta la comunità della Valcamonica, può tirare un sospiro di sollievo.
I soccorsi erano stati chiamati proprio dal gruppo di amici che stava assistendo alla scena in cui forse si imitavano video di ''planking" o "car surfing" che girano sui social, sfide pericolose che prevedono di sdraiarsi in luoghi pericolosi come per esempio il tetto di un'auto in corsa, per poi alzarsi in piedi e "cavalcare" la velocità. A bordo di una Panda, quella notte del 21 settembre, erano in 4 e al volante c'era la proprietaria della vettura, la fidanzata 19enne della vittima.
Con il 23enne sul tetto dell'auto c'era anche un altro amico, rimasto illeso, perché era aggrappato con le due mani al portapacchi, mentre l'altro si riprendeva e gridava alla ragazza alla guida: "Vola, amore, vola". Pochi secondi dopo, quando la Panda arriva all'altezza di una rotonda, il ragazzo si sbilancia e cade dalla vettura, secondo quanto emerge dal video registrato dallo stesso giovane e della durata di un minuto e 12 secondi. L'impatto sull'asfalto è stato violentissimo.
Immediatamente sul posto ambulanza e automedica. Il 23enne, senza conoscenza e subito apparso in gravissime disperate, veniva portato prima all'ospedale di Esine e da lì in elicottero al Civile di Brescia, al Civile. Sottoposto a intervento neurologico e, dopo aver lottato tra la vita e la morte, tenuto in osservazione per poco più di un mese, si è risvegliato dal coma. La 19enne alla guida è indagata per lesioni gravi.