Fenomeno preoccupante

New York, due adolescenti morte sul tetto della metro: cos'è la letale sfida social del "subway surfing"

Le due ragazze sono state trovate senza vita sul treno J a Brooklyn. Secondo le autorità, stavano partecipando a una pericolosa sfida alimentata dai social

07 Ott 2025 - 17:26
 © Tgcom24

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Due adolescenti hanno perso la vita a New York mentre tentavano di "surfare" sul tetto di un treno in corsa. L'incidente, avvenuto nelle prime ore di sabato sulla linea J della metropolitana, riaccende l'allarme sul "subway surfing", la sfida virale che spinge giovani e giovanissimi a filmarsi in equilibrio sui convogli in movimento. Le autorità parlano di una "tragedia evitabile" e rilanciano campagne di sensibilizzazione nelle scuole per fermare una tendenza che, in pochi anni, è già costata diverse vite.

La dinamica della tragedia a Brooklyn

 Due adolescenti sono state trovate morte sul tetto dell'ultimo vagone di un treno J in arrivo alla stazione Marcy Avenue, nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn. Secondo quanto riportato dal New York Times, le ragazze si erano arrampicate sul tetto del convoglio dopo che questo aveva attraversato il Williamsburg Bridge da Manhattan. Gli agenti della polizia di New York, intervenuti dopo una chiamata al 911 intorno alle tre del mattino, le hanno trovate prive di vita. Il personale medico non ha potuto far altro che dichiararne il decesso sul posto.
Le prime ricostruzioni indicano che le giovani stessero partecipando alla sfida del "subway surfing", una pratica che consiste nel restare in equilibrio all'esterno di un treno in movimento per filmarsi e pubblicare il video sui social.
"È straziante che due giovani ragazze se ne siano andate perché hanno pensato che surfare all'esterno di un treno fosse un gioco accettabile", ha dichiarato Demetrius Crichlow, presidente del New York City Transit. Le autorità non hanno diffuso le identità delle vittime, ma secondo il New York Post si tratterebbe di due amiche minorenni residenti a Brooklyn.

Il "subway surfing", la sfida social che uccide

 Il "subway surfing" è una delle sfide più pericolose tra i giovani newyorchesi. Si tratta di una pratica illegale e potenzialmente letale che negli ultimi anni ha causato decine di incidenti e diverse morti.
Secondo la Metropolitan Transportation Authority (MTA), nel 2024 si sono registrate sei vittime legate a episodi di subway surfing, un aumento rispetto alle cinque dell'anno precedente.
Questa forma di "bravata urbana" esiste dagli anni Ottanta, ma i social l'hanno rilanciata in modo virale. Brevi clip su TikTok o Instagram mostrano ragazzi in bilico sui vagoni in corsa, spesso senza consapevolezza del rischio. In pochi secondi, un errore o una frenata improvvisa possono trasformare la sfida in tragedia.
La MTA ha intensificato i controlli, installato nuove telecamere di sicurezza e persino sperimentato l'uso di droni per individuare chi tenta di salire sui tetti dei treni. "Nessuna visualizzazione vale una vita", ribadiscono le autorità nei messaggi di prevenzione.

L'allarme delle autorità e la risposta di New York City Transit

 Dopo l'ennesimo incidente mortale, la MTA ha rilanciato la campagna "Ride Inside, Stay Alive", rivolta in particolare agli studenti. Manifesti, video e incontri informativi sono stati distribuiti in oltre 60 scuole situate vicino alle linee considerate più a rischio, tra cui J, M, Z e 7.
"Ogni morte di un giovane è una tragedia che si poteva evitare", ha spiegato Crichlow. "Stiamo lavorando con genitori e insegnanti per far capire che non si tratta di un gioco, ma di un pericolo reale".
Secondo i dati dell'Associated Press, la polizia di New York ha arrestato 229 persone per subway surfing nel 2024, contro le 135 del 2023. L'età media è di circa 14 anni, ma in alcuni casi i protagonisti avevano appena 9 anni.
Le autorità collaborano anche con le piattaforme social per chiedere la rimozione dei contenuti che promuovono queste sfide, un'iniziativa che si inserisce in un dibattito più ampio sulla responsabilità digitale delle aziende tecnologiche.

Un pericolo sottovalutato: giovani e social al centro del fenomeno

 Dietro al "subway surfing" si nasconde un mix di ricerca di notorietà, curiosità e pressione sociale. Gli esperti sottolineano come molti adolescenti non percepiscano la reale pericolosità di queste sfide, attirate dai "like" e dalle visualizzazioni che possono ottenere.
A New York, genitori e docenti hanno espresso forte preoccupazione. Le scuole coinvolte nelle campagne della MTA hanno introdotto moduli specifici di educazione digitale, per aiutare i ragazzi a riconoscere i contenuti rischiosi online.
Anche le famiglie delle vittime hanno lanciato appelli accorati sui social. Su GoFundMe è stata aperta una raccolta fondi per sostenere le spese della famiglia di una delle giovani. "Era piena di vita, gentile e curiosa. Non possiamo credere che sia finita così", si legge nella descrizione della pagina.

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