IL GIALLO DI PANTIGLIATE

Erika Ferini Strambi, mistero sul cellulare e sugli slip | Nell'indagine prende quota l'ipotesi dell'omicidio

I militari non hanno trovato né la borsa, né i documenti né lo smartphone della 53enne trovata morta nelle campagne del Milanese. Si lavora per risalire all'identità di chi potrebbe averla incontrata quella notte

19 Lug 2025 - 19:07
1 di 6
© Tgcom24
© Tgcom24
© Tgcom24

© Tgcom24

© Tgcom24

I carabinieri e il pm di Milano sospettano, tra le varie ipotesi, che Erika Ferini Strambi, 53 anni, trovata morta mercoledì 16 luglio nelle campagne tra Pantigliate e Peschiera Borromeo, sia stata uccisa. La donna era scomparsa nella notte tra il 5 luglio e il 6 luglio ed è stato un agricoltore a scoprire il corpo, a circa 200 metri dall'auto della donna, una Mini Cooper finita in un fossato.

Ultime ore passate a girovagare - L'ultimo avvistamento certo di Erika Ferini Strambi risale alla serata di sabato 5 luglio. La donna aveva partecipato a un karaoke presso il locale "InGordo" di Segrate, in compagnia di un amico. Secondo le testimonianze, appariva sorridente e tranquilla. Le ultime immagini della donna sono state riprese dalle telecamere che hanno registrato il suo girovagare, alla guida e da sola in auto sulle strade provinciali tra l'aeroporto di Linate e il Lodigiano, sempre nella direzione opposta a quella che l'avrebbe riportata a casa, a Milano, dove viveva da sola. La Mini aveva le portiere chiuse e le chiavi all'interno, e il corpo era in un'area difficile da raggiungere, soprattutto perché la 53enne si muoveva con le stampelle a causa di una disabilità che l'aveva colpita alla nascita.

Il giallo su cellulare e slip - Sono diversi gli elementi sui cui si stanno concentrando gli investigatori. I militari giunti sul luogo del ritrovamento non hanno trovato né la borsa, né i documenti né il cellulare. Un altro aspetto che insospettisce sono gli slip sfilati e lasciati accanto al corpo e che portano a ipotizzare che la 53enne, che aveva un lavoro nel settore delle risorse umane di una multinazionale dell'occhialeria, possa avere incontrato qualcuno prima di morire. L'analisi dei tabulati telefonici finora non ha dato risultati. Il telefonino della donna è spento dall'alba del 6 luglio e ha agganciato sempre la stessa cella. È possibile quindi che si sia scaricato, magari dopo essere stato gettato in qualche anfratto.

Le piste investigative - Sebbene si stiano concentrando sull'ipotesi omicidio, gli investigatori non escludono alcuna pista, dal malore improvviso all'incidente. Si pensa, tuttavia, che la 53enne si sia recata in quella zona di campagna per un appuntamento, una sorta di "alcova" improvvisata, come suggeriscono le ricerche avviate sulla base delle analisi dei tabulati telefonici e delle telecamere della zona. La Procura ha disposto l'esame autoptico e le analisi tossicologiche, mentre proseguono gli interrogatori di conoscenti e colleghi della vittima. Gli investigatori stanno ora valutando le impronte rilevate sulla vettura e ogni eventuale dettaglio utile a risalire all'identità di chi potrebbe averla incontrata quella notte. Ogni elemento sarà essenziale per chiarire se si sia trattato di una tragica fatalità o di un episodio più oscuro.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri