In battaglia coi figli

Eredità Agnelli, svolta shock in tribunale: Margherita presenta testamento inedito dell'Avvocato

Il documento, datato 1998, potrebbe rimettere in discussione l'assegnazione delle quote di controllo della società Dicembre. I legali di Marrgherita: "Il 25% andava a lei". Quelli degli Elkann: "Non cambia nulla"

29 Set 2025 - 18:22
Gianni Agnelli, fascino e carisma: lo stile mai banale dell’Avvocato © Ansa

Gianni Agnelli, fascino e carisma: lo stile mai banale dell’Avvocato © Ansa

Un colpo di scena scuote la lunga e complessa disputa sull'eredità Agnelli. Durante l'udienza civile tenutasi oggi al tribunale di Torino, i legali di Margherita Agnelli hanno depositato un testamento inedito attribuito all'Avvocato Gianni Agnelli, datato 20 gennaio 1998. Il documento, secondo quanto riportato da fonti legali e giornalistiche, contiene disposizioni patrimoniali potenzialmente decisive per la ridefinizione degli assetti ereditari della famiglia, in particolare in relazione alla società semplice Dicembre, fulcro del controllo sull'impero economico. La scoperta riapre interrogativi sulla volontà testamentaria dell'Avvocato e sulle quote societarie oggi in mano agli eredi Elkann, i cui legali sostengono però che la disposizione "non cambi nulla".

Il nuovo testamento: cosa dice il documento del 1998

 Secondo quanto emerso in aula e riportato da fonti vicine al procedimento, il testamento datato 1998 sarebbe stato redatto in forma olografa da Gianni Agnelli e mai revocato ufficialmente. Il contenuto esatto del documento non è stato reso pubblico nei dettagli, ma secondo i legali di Margherita Agnelli, potrebbe avere un impatto rilevante sulla struttura dell’eredità e, in particolare, sulla composizione delle quote della società Dicembre. I legali di Margherita Agnelli sostengono che questo documento sia stato a lungo occultato e che potrebbe modificare sostanzialmente le disposizioni ereditarie precedentemente note. 

"Il 25% di Dicembre a Edoardo"

 "A modifica di altre disposizioni precedenti - è infatti il contenuto del documento - lascio a mio figlio Edoardo la mia partecipazione nella società semplice 'Dicembre' pari all'incirca al 25%. Sono sicuro che gli altri miei congiunti, già proprietari ciascuno di una quota della stessa attività, accetteranno senza contestazioni questa mia disposizione".

Chi eredita cosa: la struttura della società Dicembre

 La società semplice Dicembre è il cuore del controllo societario del gruppo Agnelli-Elkann. Attualmente, le quote risultano così distribuite: John Elkann detiene il 60%, mentre il restante 40% è ripartito tra i fratelli Lapo e Ginevra Elkann. Il testamento presentato oggi potrebbe modificare questo assetto, se ritenuto valido, riaprendo la discussione sulla destinazione originaria delle partecipazioni.

I legali di Margherita: "Il 25% toccava a lei"

 Per gli avvocati Dario Trevisan e Valeria Proli, legali di Margherita Agnelli, insomma, il testamento di Gianni Agnelli dimostra come la disposizione con cui l'Avvocato "aveva destinato al nipote John Elkann la propria quota del 25% della Dicembre non rappresentasse la sua ultima e definitiva volontà" mentre "al contrario emerge come al nipote sarebbe dovuta spettare soltanto una partecipazione minoritaria, mentre quella a lui riconducibile doveva spettare al figlio Edoardo, tragicamente scomparso nel 2000, e, in mancanza, ai suoi eredi legittimi, ossia Margherita Agnelli e Marella Caracciolo".

La difesa degli Elkann: "Non incide su nulla"

 Di diverso avviso gli avvocati dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, secondo i quali "il presunto testamento di Gianni Agnelli - contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell'ambito del giudizio civile - non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull'assetto proprietario della società Dicembre".

I testamenti precedenti e la "lettera di Monaco"

 Il nuovo documento si inserisce in un mosaico complesso. Fino ad oggi, l'unico testamento noto dell'Avvocato Agnelli era composto da tre schede manoscritte, aperte nel 2003 nello studio del notaio Morone a Torino, che però si riferivano principalmente a beni immobili e alla nomina degli esecutori testamentari. Nessuna di queste faceva cenno diretto alle partecipazioni nella società Dicembre.

Un altro riferimento importante era la cosiddetta "lettera di Monaco" del 1996, nella quale l'Avvocato avrebbe espresso l'intenzione di designare John Elkann come successore nella gestione della holding. Tuttavia, quella comunicazione non aveva il valore formale di un testamento e non chiariva se fosse stata superata da successive volontà.

Il processo civile e l'inchiesta parallela

 L'udienza odierna si colloca all'interno di un più ampio contenzioso tra Margherita Agnelli e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann. La donna contesta la validità del testamento della madre Marella Caracciolo e dell'accordo successorio del 2004, ritenendo che le siano stati sottratti diritti patrimoniali legittimi. Parallelamente, è in corso anche un'indagine penale in cui i documenti acquisiti includono lo stesso testamento ora depositato in sede civile. L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, riguarda presunte operazioni di occultamento patrimoniale e frode fiscale tramite trust esteri e società fiduciarie. Secondo le ultime ricostruzioni, John Elkann avrebbe versato circa 175 milioni di euro per sanare le contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate. Il 27 ottobre è attesa la decisione del giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di archiviazione avanzata dai legali Elkann, che intendono chiudere la vicenda penale.

La validità del testamento del 1998 sarà oggetto di accertamenti tecnici e giuridici. Se verrà riconosciuto autentico e non revocato, la sua efficacia potrebbe influenzare direttamente la ripartizione delle quote societarie. L'esistenza di eredi in linea di Edoardo Agnelli, e l'eventuale trasmissione dei suoi diritti, saranno valutati alla luce del diritto successorio italiano e delle normative in tema di successioni transfrontaliere. Il processo civile potrebbe allargarsi anche alla ricostruzione della residenza fiscale di Marella Agnelli al momento della morte, questione che ha riflessi significativi sulla normativa da applicare. Inoltre, rimangono da chiarire le operazioni di trust e le presunte omissioni fiscali già oggetto dell'indagine penale.

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