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Erba, la Lega vuole dedicare una via a un podestà fascista che segnalò ebrei, fucilò partigiani e aderì a Salò

Organizzata una manifestazione di protesta. Si terrà lunedì 15 luglio alle ore 20 fuori dal consiglio comunale. Presenti anche Cgil, Cisl e Uil, il Pd, Rifondazione, Sinistra italiana e una ventina di associazioni.

Erba, la Lega vuole dedicare una via a un podestà fascista che segnalò ebrei, fucilò partigiani e aderì a Salò - foto 1
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La Lega - insieme a Forza Italia e liste civiche del sindaco - vorrebbe intitolare una via di Erba (Como) ad Alberto Airoldi, un podestà fascista che collaborò con i nazisti e aderì a Salò.

Si tratta di un omaggio culturale, ma che sta già facendo discutere. "Il podestà Alberto Airoldi amava Erba e i suoi concittadini che ha sempre tutelato e difeso. Me l'hanno raccontato i nostri anziani e chi l'ha conosciuto di persona. Per la Lega non ci sono dubbi: è doveroso dedicargli una piazza della nostra città, ma anche organizzare incontri culturali e iniziative nelle nostre scuole per farlo conoscere ai nostri ragazzi. Chi a sinistra è contrario perché era fascista, o chi tentenna e fa il democristiano manca di rispetto a Erba che ricorda la sua storia per crescere forte nel futuro con l'esempio di persone come Alberto Airoldi di cui siamo tutti orgogliosi", ha detto il deputato leghista e consigliere comunale Eugenio Zoffili. Lo riporta Il Manifesto.

Tutto è iniziato per via di un appello ospitato a inizio luglio dal quotidiano locale La Provincia dove l'autore, Ezio Frigerio, proponeva di intitolare una via ad Airoldi per motivi culturali: il podestà ha contribuito a fondare il teatro Licinium di Erba, ha animato la rivista Brianza e si è affermato come poeta brianzolo. Meriti per il quale Erba lo aveva già omaggiato intitolandogli un cippo al teatro Licinium.

Successivamente, la Lega e il resto del centrodestra hanno scritto una mozione che presenteranno il 15 luglio in consiglio comunale. "Al di là delle sue posizioni e delle sue scelte politiche, Airoldi è stato il protagonista indiscusso di una stagione esaltante di rinascita culturale per la città", ha spiegato la vicesindaca leghista Erica Rivolta.

"In un certo senso Airoldi aiutò chi venne dopo di lui, i nazisti, nei rastrellamenti. Molte di quelle famiglie avevano lasciato Milano per oltrepassare il confine comasco verso la Svizzera. Lui non solo approvò le leggi razziali, ma diede un ulteriore aiuto ai nazisti indicando le famiglie ebraiche del territorio - ha detto a Radio Popolare Manuel Guzzon dell'Anpi di Como - C'è un ulteriore particolare che risuona particolarmente inopportuno. La via che cambierà di nome dovrebbe essere un tratto di via Crotto Rosa, la stessa dove al civico 5 aveva vissuto per un periodo un componente della famiglia Usiglio, una delle famiglie ebraiche di Erba segnalate da Airoldi".

La manifestazione - A Erba è stata organizzata una manifestazione di protesta. Si terrà lunedì 15 luglio alle ore 20 fuori dal consiglio comunale. Presenti anche Cgil, Cisl e Uil, il Pd, Rifondazione, Sinistra italiana e una ventina di associazioni. "Non è sufficiente esibire meriti culturali per cancellare una macchia indelebile come la complicità attiva nel regime fascista; persino Hermann Goering, numero due del nazismo, aveva meriti culturali ed era uno dei più grandi collezionisti d'arte, ma nessuno in Germania si sognerebbe mai di intitolargli una via", ha detto l'Anpi.