Saranno presto attivi a Porto Empedocle, Gela e Trapani. Sono stati realizzati in tempi record (solo 120 giorni) e produrranno 96 litri d’acqua al secondo
Usa, allarme siccità per 50 milioni di americani © Da video
In Sicilia gli abitanti dell’isola lottano da decenni con l’incubo della siccità. Oggi però arriva una soluzione moderna ed efficace a un problema antico. Tre dissalatori mobili saranno presto operativi a Porto Empedocle (AG), Gela (CI) e Trapani. È il risultato di un’efficiente collaborazione tra pubblico e privato: Regione Siciliana, Commissario regionale e nazionale per la scarsità idrica, Siciliacque e Acciona Agua hanno partecipato al progetto per sostenere la popolazione siciliana.
I dissalatori sono stati realizzati in tempi record (solo 120 giorni) e produrranno 96 litri d’acqua al secondo ciascuno, sfruttando tecnologie a osmosi inversa e filtri avanzati, assicurando acqua potabile di qualità nel rispetto dell'ambiente. I primi 18 container sono già arrivati a Porto Empedocle e Gela, mentre la consegna del materiale destinato a Trapani è prevista domani. A tutto questo si aggiungono i lavori di ristrutturazione e ammodernamento dell’impianto fisso di Porto Empedocle.
I dissalatori mobili si differenziano da quelli fissi sotto molti aspetti. Quelli mobili possono essere montati nell’arco di pochi giorni, su navi o container, e la loro attività può essere modulata in base alla domanda stagionale. Questo li rende molto adatti a fronteggiare le emergenze che spesso si verificano sulle isole come la Sicilia. L’acqua viene prelevata molto lontano dal porto ed è quindi più pulita. Inoltre gli scarti vengono dispersi gradualmente, riducendo così l’impatto ambientale. I dissalatori fissi invece necessitano molti mesi di lavori e infrastrutture complesse prima di essere operativi. Sono poi attivi costantemente ed è difficile regolarne la produttività sulla base della necessità. L’acqua che viene prelavata è di qualità variabile e necessita maggiori trattamenti: anche per questo hanno un impatto ambientale più elevato. Per quanto riguarda i costi invece, i dissalatori mobili hanno un prezzo per unità più elevato rispetto a quelli fissi, ma gli oneri di costruzione sono più bassi e necessitano di meno manutenzione. Per questi motivi la Regione Sicilia ha scelto i dissalatori mobili, che sono stati ritenuti più adatti alla situazione e alle esigenze.
Gli interventi sono stati finanziati dalla Regione che per questo progetto ha messo a disposizione 100 milioni di euro. La cifra coprirà anche i costi relativi alle opere di allacciamento a terra e a mare. I lavori sono stati coordinati dal commissario Dell'Acqua, su richiesta della Regione. Gli ultimi lavori propedeutici ad accogliere gli impianti, l'installazione delle condotte di collegamento alla rete idrica sono stati quasi completati da Siciliacque, società partecipata da Italgas (75%) e Regione Siciliana (25%). Proprio Siciliacque, come gestore del servizio idrico di sovrambito, sta portando avanti un piano di investimenti pluriennale da oltre 250 milioni di euro destinati a migliorare la resilienza delle grandi "dorsali" idriche regionali.
Il presidente della Regione Sciliana, Renato Schifani, si dice estremamente soddisfatto dei lavori: “La consegna in tempi record è il frutto di una precisa scelta politica e amministrativa della Regione: abbiamo stanziato le risorse e deciso di affidarci alla Struttura del commissario nazionale e a Siciliacque”. L’azione della Regione è arrivata in risposta a una reale emergenza idrica e si inserisce all’interno di un piano d’intervento più ampio che ingloba 200 interventi su pozzi, sorgenti, impianti di sollevamento, acquedotti e reti idriche, per un investimento complessivo che supera i 100 milioni di euro.