"Zona Bianca" analizza il caso, avvenuto durante l'eruzione del 2 giugno
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Le immagini dei turisti in fuga dal vulcano Etna, durante il crollo di una parete vulcanica avvenuta il 2 giugno scorso, ha sollevato diverse polemiche. Molti visitatori ed escursionisti, infatti, si trovavano a non molta distanza dal cratere come documentano diversi video condivisi sui social network.
La presenza di turisti in alta quota è finita al centro del dibattito: nonostante il pericolo imminente, molti hanno continuano a filmare quello che stava avvenendo, inclusa la fuga. Non è la prima volta che un fenomeno simile accade: era già successo a febbraio durante l'eruzione: molti, infatti, si erano avvicinati pericolosa al cratere.
Le telecamere di "Zona Bianca", hanno mostrato come è possibile arrivare nella zona del cratere. Una delle guide turistiche intervistate dal programma di Rete 4 spiega: "L'Etna è uno dei vulcani più attivi al mondo, ma anche uno dei più controllati grazie a dei sensori, che monitorano terremoti, fuoriuscite di gas e situazione del suolo. Oltre che ai tremori vulcanici". "Il più alto in cui si può arrivare è circa 3.300 metri", spiega la guida. Ma ci sono turisti che si spingono anche oltre violando le regole e mettendo a rischio la propria incolumità.