SVOLTA NELLE INDAGINI

Fregene (Roma), donna trovata morta in un villino: fermata la compagna del figlio | Ha cercato sul web: "Come togliere il sangue dal materasso"

La vittima è stata uccisa con 15 coltellate. A dare l'allarme era stato il figlio, che abita nella stessa struttura ma in una parte separata

16 Mag 2025 - 19:07

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Stefania Camboni, la 58enne il cui cadavere è stato trovato in un villino a Fregene, sul litorale a nord di Roma. La procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto il fermo della compagna del figlio, la 31enne Giada Crescenzi, con l'accusa di omicidio volontario. Era stato proprio il figlio a dare l'allarme dopo essere tornato dal lavoro. La 58enne è stata uccisa con 15 coltellate, sferrate all'addome e una profonda alla gola. Il corpo presentava anche una frattura alla testa. Nell'abitazione non sono stati trovati sono segni di effrazioni né di furto. I carabinieri hanno accertato che la 31enne fermata ha effettuato dal cellulare alcune ricerche su internet su "come togliere il sangue dal materasso" e "come avvelenare una persona". Il dispositivo è stato sequestrato. Sul materasso del letto della vittima è stata trovata un'ampia macchia di sangue nascosta da un copriletto.

Stefania Camboni viveva sola in una porzione di una villa, mentre in un'altra ala abitano il figlio con la compagna. L'uomo ha raccontato ai carabinieri di essere andato a salutare la madre, rientrando dal turno di notte a lavoro, e di averla trovata morta. All'arrivo dei soccorsi per lei non c'era più nulla da fare. Il figlio di Stefania Camboni e la compagna sono stati ascoltati dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia. La giovane avrebbe raccontato che, all'ora del delitto, si trovava in casa e stava dormendo, mentre il convivente era sul posto di lavoro.

Il tentativo di depistaggio

 La versione da lei fornita non avrebbe però convinto gli investigatori, che durante il sopralluogo sulla scena del crimine non hanno trovato segni di effrazione sulla porta d'ingresso, particolare che fa ritenere che ad assassinare la 58enne sia stata una persona che conosceva bene. Anche il portafoglio della vittima, trovato fuori dall'abitazione a poca distanza dalla sua automobile, finita in una cunetta a 200 metri dall'abitazione, è apparso fin da subito un depistaggio per far pensare che il movente dell'omicidio fosse una rapina.

Sarebbe stata accoltellata nel sonno

 La vittima, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, sarebbe stata accoltellata dalla nuora nel sonno. La procura ipotizza la premeditazione. I familiari della vittima, la sorella e il figlio, sono assistiti come parti civili dall'avvocato Massimiliano Gabrielli. "Si tratta di un omicidio brutale - ha spiegato il legale - avvenuto nel sonno e con premeditazione, escludiamo l'ipotesi di un furto in casa".

Questioni ereditarie

 Secondo gli investigatori, la 58enne litigava da tempo con il resto della famiglia per questioni ereditarie. Il marito della vittima, Giorgio Violoni, che in passato aveva giocato a calcio con la squadra del Maccarese e poi con le giovanili della Lazio, è morto nel 2020. Il figlio, che ha trovato il corpo della madre, è impiegato come guardia giurata all'aeroporto di Ciampino.

I vicini di Stefania Camboni: "Era una persona tranquilla"

 "Conoscevamo la signora di vista, era una persona tranquilla", hanno affermato alcuni vicini di Stefania Camboni. "È stato uno shock apprendere la notizia della sua morte, non sappiamo ancora bene cosa sia realmente accaduto. Già poco dopo le 7 abbiamo visto aggirarsi i carabinieri nella zona, che è abitualmente tranquilla".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri