IL CASO

Depardieu a processo a Roma per l’aggressione al "re dei paparazzi" Barillari

Dopo la condanna a Parigi per violenza sessuale, l’attore francese sarà giudicato a Roma per le lesioni al paparazzo 

20 Mag 2025 - 13:05

Nuovi guai giudiziari per l'attore Gérard Depardieu. Dopo la condanna a 18 mesi con sospensione inflitta dal tribunale di Parigi per violenza sessuale, l’attore francese dovrà affrontare un nuovo processo, stavolta a Roma. Il 17 giugno Depardieu comparirà davanti ai giudici della Capitale con l’accusa di lesioni ai danni di Rino Barillari, 80 anni, storico "king dei paparazzi", e vero decano della sua categoria.

Lo scontro all'Harry's Bar

 I fatti risalgono al 21 maggio 2024. Depardieu si trovava all’Harry’s Bar di via Veneto, in compagnia della compagna Magda Vavrusova e di altri commensali. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Barillari, avvertito della presenza dell’attore, si sarebbe introdotto nel locale per scattare alcune foto. Ne sarebbe nata una colluttazione: Depardieu avrebbe lanciato del ghiaccio contro il fotografo, per poi colpirlo con tre pugni al volto, provocandogli un trauma cranico e contusioni facciali giudicate guaribili in dieci giorni. Il fotografo venne soccorso dal proprietario del locale e dai carabinieri, ai quali sporse denuncia.

Le versioni sull'accaduto, tuttavia, sono contrastanti. Depardieu, attraverso il suo legale italiano Valerio Aulino e l’avvocata parigina Delphine Meillet, ha sostenuto di aver reagito a un comportamento aggressivo da parte di Barillari, che avrebbe spintonato la compagna dell'attore, Magda Vavrusova, per avvicinarsi di più a lui. "Un comportamento molesto e vergognoso", ha dichiarato l’attore, che accusa Barillari di aver invaso con insistenza la loro privacy.

La versione di Barillari

 Diversa la narrazione del fotografo: "La guerra è guerra anche a 79 anni", aveva dichiarato il giorno dopo al Messaggero. "Faccio questo mestiere da 64 anni, le foto si fanno prima, poi si chiede il permesso. Depardieu, che in passato era sempre stato gentile, stavolta è stato una furia. Mi ha lanciato del ghiaccio, mi ha preso a pugni e insultato". A sostegno della sua versione ci sono cinque testimoni, tra cui due carabinieri che hanno condotto le indagini e il proprietario dell’Harry’s Bar, Pietro Lepore. Tra gli spettatori della scena anche il giornalista Gianni Riotta.

Per Barillari, non è certo la prima rissa. Dagli anni '60 in poi, di botte ne ha incassate un po' da tutti. Da Peter O'Toole che, raccontò, "era ubriaco per strada insieme alla sua collega Barbara Steele. Mi diede un cazzotto: quattro punti di sutura all’orecchio. Ero ancora minorenne e mio padre gli fece causa. L’avvocato mi offrì un milione per ritirare la querela, mio padre si prese i soldi e mi diede solo mille lire, con cui però mi feci due settimane di vacanza a Taormina". Il "King", collezionò anche una zuffa con i bodyguard di Frank Sinatra e con Mickey Rourke in persona.

La recente condanna a Depardieu

 L’episodio romano si aggiunge a una fase delicata per Depardieu, che di recente è stato giudicato colpevole a Parigi per molestie sessuali avvenute sul set del film Les Volets Verts. Ora dovrà difendersi anche in Italia, in un processo che si preannuncia mediaticamente rilevante, al crocevia tra diritto alla privacy, libertà di stampa e gestione dei confini tra personaggio pubblico e vita privata.

Nel frattempo, Barillari, assistito dall’avvocato Pino Ioppolo, si prepara a testimoniare in aula. Depardieu, invece, ha annunciato - ma mai formalizzato - l’intenzione di sporgere querela a sua volta. Sarà il tribunale a chiarire la verità su quel pomeriggio romano che ha scosso la Dolce Vita di via Veneto.

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