Dopo essere stata soccorsa e accompagnata in ospedale ha rifiutato la visita: il sospetto degli investigatori è che la violenza sessuale non si sia verificata
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Rischia una denuncia per procurato allarme la 20enne che ieri aveva minacciato di suicidarsi denunciando una violenza sessuale subita a Portofino. Ma che gli investigatori ora dubitano si sia veramente verificata. Dopo essere stata accompagnata in codice giallo in ospedale, infatti, la vittima avrebbe rifiutato di farsi visitare all'ospedale Galliera, ridimensionando la versione iniziale della denuncia legata all'aggressione sessuale. E ora i carabinieri stanno cercando di ricostruire l'accaduto e soprattutto di chiarire che cosa sia realmente successo.
La ragazza, con una concitata telefonata al 118, sabato pomeriggio aveva minacciato di togliersi la vita gettandosi in mare dal monte di Portofino dopo essere stata violentata. L'operatore ha tenuto in linea la ventenne e ha fatto contemporaneamente scattare l'allarme alle forze dell'ordine. In particolare i vigili del fuoco di Rapallo hanno raggiunto il piccolo borgo marinaro a bordo di una motovedetta della Capitaneria di porto partita da Santa Margherita mentre da Genova è partito il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco.
La giovane è stata trovata sola in una zona vicino alla costa e accompagnata in ospedale, ma qui ha rifiutato la visita medica. Ora, se fosse confermato che lo stupro era un'invenzione, la 20enne rischia la denuncia per procurato allarme.