© Osservatore domenicano
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Da sempre legato al fratello di Chiara e ad Andrea Sempio, il 36enne agli investigatori ha dichiarato che il 13 agosto del 2007, il giorno dell'omicidio, lui era in vacanza in Trentino
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Anche fra' Alessandro Biasibetti era tra gli amici di Marco Poggi, il fratello di Chiara, e con lui e gli altri del gruppo frequentava regolarmente la villetta di via Pascoli 8, dove tutti insieme giocavano a Playstation e Nintendo. E anche lui, che all'epoca del delitto di Garlasco era fidanzato con Angela Taccia, una dei legali di Andrea Sempio, dovrà sottoporsi alla prova del Dna. Biasibetti è stato ordinato diacono a Bologna il 7 dicembre, ma adesso gli viene chiesto di testimoniare in aula per quell'omicidio che risale al 13 agosto del 2007. Su quelle visite abituali in via Pascoli e sugli amici di Marco il religioso è già stato sentito a verbale.
Biasibetti dunque, scrive la "Repubblica", frequentava abitualmente il gruppo di amici che, oltre a Sempio e Marco Poggi, comprendeva anche Mattia Capra e Roberto Freddi, entrambi perquisiti dalle forze dell'ordine e chiamati a fare il tampone per la riapertura del caso. I Poggi e i Biasibetti, anche quell'estate, partirono in vacanza per andare in montagna in Trentino, come facevano ogni anno dal 2002. Chiara invece rimase a Garlasco con il fidanzato Alberto Stasi.
La sera del 3 agosto Alessandro e Marco incontrarono Sempio e gli altri due per i saluti: andavano tutti insieme in vacanza, e con loro sarebbe partita anche Angela Taccia. All'alba del 5 l'ultimo incontro con Chiara per salutarla per l'ultima volta. Sarebbero ritornati in tutta fretta il pomeriggio del 13 agosto da Falzes, per arrivare a Garlasco a notte fonda.
Ma Alessandro, in quei primi momenti dell'indagine, non venne ascoltato: il suo primo verbale risale al 4 ottobre 2008, lo stesso giorno in cui Andrea Sempio esibì il suo scontrino ai carabinieri di Vigevano, come prova che il giorno del delitto lui si trovava nella cittadina lombarda.
Biasibetti agli inquirenti aveva detto, a proposito della sua amicizia con il fratello di Chiara: "Siamo cresciuti insieme. Moltissime volte mi sono portato presso l'abitazione di Marco, tanto da conoscere sia i genitori che la sorella Chiara, con la quale non avevo un rapporto di frequentazione attesa la differente età". Aveva poi ammesso di avere la bici "del tipo da donna in quanto in uso anche a mia madre, di colore nero", simile a quella che era stata vista da due testimoni il giorno del delitto. Però, aveva precisato, in quel periodo lui era via con i Poggi. "Credo di aver informato - questa la sua testimonianza - della circostanza che il giorno 4 agosto 2007 sarei partito in vacanza per il Trentino, senza precisare la data del rientro".
I ragazzi del gruppo di Marco continuarono a frequentarsi dopo l'omicidio, ma sparirono dai radar degli inquirenti. Biasibetti, oggi 36enne, si sarebbe iscritto all'università a Pavia e poi avrebbe deciso di diventare frate. Tra il giugno 2012 e l'agosto 2013 venne controllato per tre volte dai carabinieri in auto, insieme a Sempio e Marco Poggi. E ora torna in scena.