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Covid, Valle d'Aosta resta in zona arancione: allarme rientrato | Ema: ok a quarta dose per i più vulnerabili

Il presidente della Regione Sicilia firma un'ordinanza con cui "sospende" il Super Green pass (basterà il tampone) per attraversare lo Stretto di Messina: "Poniamo fine a un'ingiustizia"

Covid, manifestazioni No Green pass e No vax a Roma e Milano

E' rientrato l'allarme zona rossa per la Valle d'Aosta, che ha comunque chiesto una deroga al governo per evitare di finire in lockdown se dovessero risalire le terapie intensive (nella Regione ci sono solo 10 posti letto).

Gli enti locali sono in fibrillazione per paura di entrare in zona rossa e premono per cambiare i parametri di conteggio dei ricoveri. L'apice della tensione tra Regioni ed esecutivo è culminato con la decisione della Sicilia di "sospendere" il Super Green pass, come da decreto, per attraversare lo stretto di Messina.

Musumeci: "Poniamo fine a un'assurda ingiustizia"

L'ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci stabilisce che per passare dalla Sicilia alla Calabria basterà avere il Green pass base e non quello rafforzato, anche se bisognerà restare nella propria auto o all'aperto e indossare la Ffp2. "Poniamo fine ad un'assurda ingiustizia ai danni dei siciliani - dice Musumeci - una norma discriminatoria del governo. Con l'ordinanza si garantisce e salvaguardia la continuità territoriale". Nelle prossime ore si capirà se il governo impugnerà l'ordinanza, come ha già fatto con quella della Campania che posticipava la riapertura delle scuole.

 

La Calabria segue la Sicilia: sui traghetti basta il tampone

 Anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha firmato un'ordinanza che prevede la possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico e collegamento marittimo tra Calabria e Sicilia anche con il Green pass base. I non vaccinati avranno l'obbligo di rimanere sui rispettivi veicoli per tutto il tempo della traversata e, i pedoni, di stazionare negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni mantenendo distanziamento e indossando una mascherina FFP2.

 

Le richieste delle Regioni

Un confronto tra i governatori ci sarà nelle prossime ore: la Conferenza delle Regioni si riunirà per approvare il protocollo sullo sport che ha avuto il via libera dal Cts ma è chiaro che sul tavolo ci saranno le richieste avanzate in questi giorni: la cancellazione del sistema dei colori, una revisione del sistema con il quale vengono conteggiati i ricoveri in ospedale, distinguendo tra ricoverati per Covid e pazienti che entrano per altri motivi e risultano positivi al virus (alcune Regioni hanno già cominciato a farlo in autonomia, anche se non influisce sui dati riportati nel bollettino), la modifica delle regole della quarantena.

Quarantene

Su questo fronte l'ultima proposta è quella del presidente della Liguria Giovanni Toti: dopo 3 giorni senza sintomi si può terminare l'isolamento. Tra le richieste delle Regioni ci sarebbe anche quella di far rimanere in servizio i sanitari positivi, un escamotage per ovviare alla mancanza di personale. Richiesta rispedita al mittente dai medici. "E' una proposta irresponsabile", dice Filippo Anelli della Fnomceo e aggiunge: "Se venisse attuata, tanto varrebbe abolire l'obbligo di vaccinazione". Anche il maggior sindacato dei medici, l'Anaao Assomed la definisce "sciagurata": "Provocherebbe danni alla salute, trasformando i reparti ospedalieri in cluster di contagio, non possiamo proprio consentirlo".

 

Le proposte saranno discusse con Speranza

Le proposte dovranno poi essere discusse con il governo, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha già aperto al confronto sulle modifiche anche se ha invitato tutti a rimanere con "i piedi per terra". In concreto significa che ci sono dei margini di intervento sia sulle regole per la quarantena sia sul metodo di conteggio dei casi negli ospedali ma non verrà cancellato il sistema delle fasce. E comunque il tutto non avverrà prima di fine mese.

 

Sileri: "Abbiamo raggiunto il picco"

"Omicron corre di più ma è meno grave nella popolazione vaccinata. Verosimilmente abbiamo toccato il picco e assisteremo a breve a una decrescita dei casi" e questo consentirà di rivedere le misure. Ne è convinto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. "Dobbiamo prendere ciò che facciamo" con le misure per ridurre il rischio dei contagi "non come qualcosa di fisso e infinito, ma modulabile in base alla situazione che ci pone virus". Per questo "tutte regole che stiamo mettendo, in un tempo relativamente breve, potranno essere modificate di nuovo per allentare la presa". 

 

Vaccini, Ema: "Ragionevole quarta dose per soggetti vulnerabili" Intanto l'Ema dà l'ok alla somministrazione di un'eventuale quarta dose di vaccino anti-Covid nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito., "Sarebbe ragionevole" e dovrebbe "essere presa in considerazione dalle autorità sanitarie", ha affermato il capo della strategia vaccinale dell'Agenzia europea per i medicinali, Marco Cavaleri. L'Agenzia ha inoltre fornito rassicurazioni sull'uso di vaccini a mRna durante la gravidanza: "Non causano complicazioni". 


Oms: in Gran Bretagna si intravede la luce in fondo al tunnel Buone notizie invece arrivano dalla Gran Bretagna. "Sembra che ci sia luce in fondo al tunnel". Lo ha dichiarato David Nabarro, emissario speciale dell'Oms per il dossier Covid. Nabarro ha manifestato tuttavia cautela sull'ipotizzata revoca delle residue restrizioni da parte del governo di Boris Johnson a partire dal 26 gennaio e ha evocato un percorso "ancora accidentato per arrivare alla fine" vera e propria della pandemia.

 

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