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Covid, stop all'obbligo di isolamento | Ma i casi risalgono in Italia e nel resto del mondo

La circolare del ministero della Salute consiglia di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie

Covid, stop all'obbligo di isolamento | Ma i casi risalgono in Italia e nel resto del mondo - foto 1
Ansa

Per i positivi al Covid stop all'isolamento obbligatorio, anche se resta il consiglio di restare a casa.

E' quanto prevede una circolare del ministero della Salute, firmata del direttore generale della Prevenzione, Francesco Vaia, nella quale si danno indicazioni in seguito alla norma approvata nell'ultimo Consiglio dei ministri. Si raccomanda, difatto, di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie.

 

 

I consigli per i positivi

 In particolare è consigliato indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi. Applicare una corretta igiene delle mani. Evitare ambienti affollati. Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all'assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio. Si consiglia anche di informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse ed infine di contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

 

Il boom di casi nel mondo

 La circolare arriva poco dopo la pubblicazione del bollettino dello stesso ministero che rende noto l'aumento, per la terza settimana consecutiva, dei casi e delle vittime di Covid in Italia. Ed è un vero boom di casi nel mondo, cresciuti dell'80% negli ultimi 28 giorni pari a 1,5 milioni in più, secondo i dati dell'Oms, mentre i decessi sono stati 2.500, in diminuzione del 58%.  A trainare l'aumento, negli ultimi 28 giorni, è la regione del Pacifico occidentale (che comprende anche Cina, Giappone e Australia), con un incremento del 137%, mentre è diminuito in cinque delle 6 regioni dell'Oms (in Europa -46%). Nello stesso arco di tempo, il numero di nuovi decessi segnalati è diminuito in tutte e sei le regioni, con un -71% per la regione Europea. Riguardo ai singoli Paesi, il numero più alto di nuovi decessi giornalieri è segnalato dal Brasile (500) e dalla Repubblica di Corea (340). Nuovi casi in crescita soprattutto nella Repubblica di Corea (1.278.065, +243%), l'Italia è quinta con 15.769 casi.

 

Nell'ultima settimana (4-10 agosto) i casi in Italia sono passati, secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute, a 6.056 unità, contro i 5.732 della settimana precedente (+5,7%), mentre sono stati 65 i decessi in 7 giorni, il 58,5% in più rispetto alla settimana precedente (erano 41). In Italia sono in crescita anche l'incidenza settimanale e l'indice Rt. Secondo i dati della Sorveglianza Integrata Covid-19 dell'Iss, l'incidenza è passata da 8 casi per 100mila abitanti (settimana dal 24 al 30 luglio) a 10 casi (dal 31 luglio al 6 agosto). Lieve calo anche per l'indice di trasmissibilità (Rt), basato sui casi con ricovero ospedaliero: al primo agosto è stato pari a 1,14 in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (Rt 1,07 al 25 luglio). "

 

 

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