FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Covid, due anni fa a Codogno il primo contagio: tutti i numeri della pandemia

Il 20 febbraio  2020 nel comune lodigiano si scoprì il "Paziente 1", oggi i numeri sono impietosi: 12.427.773 casi (solo in Italia), e 152.848 decessi. Una catastrofe, con la quale si prova a convivere

Covid, nel secondo anniversario dall'inizio della pandemia a Codogno una biciclettata per non dimenticare

Nel secondo anniversario dall'inizio della pandemia di Covid in Italia, si è svolta a Codogno, con 350 partecipanti iscritti, la biciclettata "Zona rossa gravel", con bici da gravel e mountain bike. Un'iniziativa patrocinata anche da Regione Lombardia e Provincia di Lodi e simbolo della ripartenza della società con tappe in tutti i dieci Comuni della prima zona rossa d'Italia. "Giornata importante, giornata piena di emozioni perché ritorniamo a vivere il divertimento, l'allegria, la gioia e lo sport - ha spiegato il presidente della Provincia di Lodi, Francesco Passerini -. Speriamo che sia l'ultimo anniversario in periodo di pandemia, stringiamo ancora i denti nell'ultimo metro di questa tremenda maratona". "Emozione fortissima ma anche tanta gioia - ha detto Pietro Foroni, assessore al Territorio della Regione Lombardia, che ha preso parte alla biciclettata - nel vedere oggi tante persone che partecipano, pronte per fare questo giro tra i Comuni della cosiddetta zona rossa. Settantadue, settantatré chilometri con calma, nel mezzo del nostro territorio, delle nostre campagne. È un'iniziativa che significa voglia di ricordare ma per guardare oltre, con tantissima emozione ma anche volontà di promozione del nostro territorio, della nostra campagna, dei nostri corsi d'acqua, dei nostri fiumi". "Un grande successo. Grazie a Oro Bike e Passione Gravel, oltre all'Avis Cycling di Caspusterlengo per l'organizzazione, insieme a tutti i sindaci dei Comuni presenti e i partecipanti che hanno aderito all'evento. Che questa manifestazione possa rappresentare un segnale di speranza per rialzarsi e ripartire", ha poi scritto Foroni su Facebook.

Leggi Tutto Leggi Meno

Era il 20 febbraio del 2020.

Quella sera nell'ospedale di Codogno, nel lodigiano, grazie all'intuizione di una dottoressa anestesista si scoprì il "Paziente 1", non solo d'Italia, ma anche d'Europa: il 38enne Mattia Maestri aveva il Covid-19 (anche se allora si diceva Coronavirus). Il primo bollettino del 24 febbraio riportava 221 positivi e 7 morti. Due anni dopo, i numeri sono impietosi: 12.427.773 il totale dei contagiati (solo in Italia), e 152.848 decessi. Una catastrofe, con la quale si prova a convivere tra bilanci ballerini, zone rosse, quarantene, vaccini, varianti, ripresa economica.

Il primo dpcm del governo Conte, datato 23 febbraio, istituisce le "zone rosse" in dieci comuni del lodigiano e a Vo' Euganeo (Padova). Ma i numeri crescono rapidamente: il 4 marzo chiudono le scuole in tutta Italia, il 9 marzo tutta l'Italia diventa zona rossa e l'undici gli italiani scoprono il significato della parola lockdown: quel giorno, un mercoledì, si contavano 10.590 positivi, e già 827 decessi. Il 18 marzo l'immagine simbolo della pandemia nel nostro Paese: mezzi militari in coda carichi di bare "sfilano" per le strade di Bergamo. 

Coronavirus, l'esercito porta bare da Bergamo fuori regione per cremazione

Poi la curva scende, l'incubo sembra finito, la liberazione avviene a tappe tra la fine di aprile e l'estate. Il 16 maggio riaprono i negozi e si può circolare senza autocertificazione. Tra il 13 maggio e il 21 agosto i casi sono sempre sotto quota mille, gli ospedali si svuotano. Il Covid sembra un ricordo, ma è solo l'inizio di una serie di "illusioni".

 

Covid, due anni fa a Codogno la prima "zona rossa"

Nell''autunno 2020 i casi tornano a salire, rapidamente; gli ospedali si riempiono di nuovo: tutti i parametri schizzano e si ritorna alle restrizioni. Richiudono molte attività, la mascherina diventa obbligatoria, gli italiani riscoprono il coprifuoco. Si arriva a marzo 2021, dove si tocca un nuovo picco di contagi. Ancora un sacrificio: la Pasqua in zona rossa, l'Italia si blinda di nuovo.

Ma nel frattempo è arrivato il vaccino, i numeri scendono, si respira un'aria di ottimismo. A maggio, per l'ultima volta si superano i 10mila casi, a giugno per l'ultima volta i mille. Sembra davvero finita. La campagna di immunizzazione procede, l'effetto si vede. Ma niente da fare.

Covid, Gimbe: calano casi e decessi, ma ancora 5,1 milioni di persone non vaccinate

Il monitoraggio della fondazione Gimbe rileva, nella settimana 9-15 febbraio, una riduzione dei nuovi casi (-209mila). Il numero di province con incidenza superiore ai 1.000 casi per 100.000 abitanti scende da 70 a 14. Calano i ricoveri in terapia intensiva (-257), in area medica (-2.735) e, finalmente, anche i decessi (-16%). L’85,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’82,4% ha completato il ciclo vaccinale, ma sono 5,1 milioni le persone senza nemmeno una dose. Il tasso di copertura con terza dose è all’85,7%, ma con nette differenze regionali.

Leggi Tutto Leggi Meno

In autunno ci arrivano le varianti, la Omicron in particolare, che caratterizza anche l'avvento della quarta ondata. E si riparte con la conta fino al picco di gennaio (il 18 si sono registrati 228.179 casi e 434 i decessi in 24 ore). Quindi tre settimane di calo continuo, si avvicina un'altra primavera.

 

 

 Si respira aria di ripartenza, ma anche qui il virus presenta il suo conto: dall'inizio dell'emergenza sanitaria ad oggi la crisi innescata dal Covid ha cancellato - stando alle stime di Confesercenti - quasi 4mila euro di spesa a famiglia. Solo nel primo anno di pandemia sono stati persi 183 miliardi di Pil e 137 miliardi di consumi, di cui: 86 miliardi durante la prima ondata (marzo-giugno 2020) e 51 tra novembre 2020 e marzo 2021). Dati che hanno riportato il Paese al 1997: la fine, dunque, non è ancora arrivata.