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Coronavirus, l'Italia si ferma tra chiusure e divieti | Sala: "A Milano scuole verso lo stop di una settimana"

Da Nord a Sud si corre ai ripari per evitare i contagi. Le misure regione per regione

Il coronavirus blinda l'Italia, tra provvedimenti di chiusura, ordinanze e divieti. E si fermano tutti i settori, dalle università agli asili, dagli eventi sportivi a quelli ludici e religiosi. Le misure contro il rischio contagio vanno da Nord a Sud, non limitandosi solo alle zone "focolaio" del Basso Lodigiano. Ecco la mappa di stop delle attività.

Scuole chiuse -  Arriva anche in Lombardia la decisione di "sospensione dei servizi educativi". L'ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della Salute Roberto Speranza, è valida per tutto il territorio lombardo. La nota del Pirellone prevede la "sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza".  Niente lezioni neanche a Piacenza e in Trentino almeno fino a martedì. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha disposto la chiusura per il 24 e il 25 febbraio sia degli asili nido sia dell'università, comprese biblioteche e aule di studio, e delle Fondazioni Mach e Bruno Kessler. Nella zona dei Colli Euganei i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole fino a mercoledì. In Veneto sono state sospese le attività universitarie.

 

Anche l'Università di Ferrara chiude per una settimana, fino al 1° marzo. Lo ha deciso l'ateneo, per ridurre le possibilità di contagio. La decisione, presa d'intesa con il sindaco Alan Fabbri, è stata assunta "considerando la prossimità territoriale, nonché la presenza presso Unife di oltre 7.200 studenti veneti", allineandosi così alla decisione presa dall'ateneo di Padova. Sono annullate tutte le attività didattiche (lezioni, esami e sedute di laurea, sale studio e biblioteche) previste nella settimana. Tali attività. fa sapere l'ateneo ferrarese "saranno recuperate secondo tempi e modalità che saranno comunicate appena possibile. Anche le date e le scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza".

 

Stop anche alle gite - "In Consiglio dei Ministri abbiamo adottato provvedimenti urgenti e straordinari sul Coronavirus. Le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all'estero. Una richiesta che ho portato all`attenzione dei colleghi di Governo e che farò in modo di rendere operativa già nelle prossime ore". Così la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Una precauzione - prosegue la Ministra - che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario. Il Governo e le autorità sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente".


Gli ospedali e le carceri - A Pavia, sono stati sospesi i ricoveri programmati al San Matteo. Il Molise ha stabilito che chi proviene dalle aree della Lombardia e del Veneto interessate dall'epidemia debba comunicare la propria presenza all'autorità sanitaria locale. Intanto, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) ha disposto il divieto di accesso alle carceri di tutti coloro che vivono nelle zone di focolaio, compresi gli operatori penitenziari.

 

Divertimenti sospesi - Non solo le manifestazioni legate al Carnevale non passano l'esame coronavirus. A Piacenza è stata decisa la chiusura di discoteche e locali di intrattenimento in città e in provincia. L'ordinanza, in vigore al momento fino al 25 di febbraio, è giunta al termine del secondo summit in prefettura per fare il punto della situazione. Si tratta - è stato specificato - di una misura preventiva attuata in via cautelare. Sono esclusi dall'ordinanza, al momento, i bar, i pub e i ristoranti.

 

Cancellata la festa di Radio Deejay a Milano. L'annuncio via social di Linus: "Amici, a malincuore, ma devo dirvi che abbiamo deciso di annullare la festa di martedì. Le notizie di queste ultime ore ci hanno portato a decidere che è meglio rinunciare a un momento così bello e privilegiare la salute di tutti". Il party era in programma all'Alcatraz di Milano il 25 febbraio. "Mi dispiace, perché avevamo speso già tempo, soldi ed energie, ma, ripeto, la salute, la sicurezza e la tranquillità vengono prima di tutto. E' una misura precauzionale, chi mi conosce sa che sono l'ultimo degli ipocondriaci, ma - continua Linus - se esiste anche solo un dubbio che possa essere pericoloso noi abbiamo il dovere di essere prudenti. Spero capirete, soprattutto quanto ci dispiace. Chi aveva comprato i biglietti ovviamente verrà rimborsato".

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