divieti

Anche in Europa approda il dibattito sull’uso degli smartphone a scuola: il Parlamento chiede alla Commissione provvedimenti esecutivi per vietarne l’uso in questo ambito almeno fino al termine delle scuole medie. E le ricerche confermano che non è una cattiva idea

L’assemblea regionale isolana ha votato all’unanimità un provvedimento che introduce forti limitazioni all’uso dei device digitali fuori e dentro le scuole. Atteso dall’ultimo passaggio in Parlamento, il ddl consiste in un importante precedente legislativo. L’avvocato Giuliano De Luca, esperto in materia, ne commenta i principali passaggi a Skuola.net

Ben quattro studenti su dieci, al ritorno tra i banchi, hanno trovato un regolamento d’istituto più restrittivo. Il divieto assoluto all’uso degli smartphone, previsto fino alla terza media. Crescono anche i “dress code” scolastici, che riguardano sia l’abbigliamento che l’aspetto generale

La mossa del ministro Valditara, che mette al bando i cellulari nelle classi primarie e secondarie inferiori (anche per scopi didattici) sembra trovare terreno fertile nella comunità scolastica. I più entusiasti appaiono i genitori.

Dal prossimo anno scolastico i cellulari saranno totalmente banditi dalle aule in cui siedono gli studenti più piccoli, anche come supporto alla didattica. Gli istituti, però, sembrano essersi portati avanti da un pezzo: alle medie il 90% degli alunni ha già un regolamento scritto, che in tre casi su quattro prevede proprio di non usare in alcun modo il telefono

La stragrande maggioranza degli studenti deve osservare dei suggerimenti sull’abbigliamento, quasi tutti hanno delle regole sull’uso degli smartphone

Il caso della scuola che vieta alle alunne di mettere le unghie finte pare tutt’altro che isolato. Oltre uno studente su quattro ha un "dress code" che impone un certo vestiario. Ma nei mesi caldi le indicazioni sull’abbigliamento arrivano a interessare ben sei ragazzi su dieci

Solo 1 su 7 tra gli studenti che, a scuola, devono rispettare regolamentazioni e divieti sull’uso dello smartphone (circa il 60% del campione), sostiene che questo succede davvero. Sarà perché meno di un terzo di loro rischia, in caso di infrazione, il sequestro del telefono. In generale, inoltre, le norme non sono rigide: in 3 casi su 4 lo smartphone è accettato in classe, l’importante è che non interferisca con le lezioni

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