Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Primo cardinale afroamericano degli Stati Uniti, l’arcivescovo emerito di Washington è una figura di riferimento nella Chiesa americana
Il Cardinale Wilton Daniel Gregory © Ansa
Wilton Daniel Gregory, nato a Chicago nel 1947, è stato Arcivescovo Metropolita di Washington dal 2019 al 2023, primo afroamericano a guidare l’arcidiocesi della capitale e a essere creato cardinale. È considerato un leader carismatico e rispettato nella Chiesa cattolica statunitense, con una lunga esperienza pastorale, accademica e istituzionale. Ordinato sacerdote nel 1973 per l’arcidiocesi di Chicago, si è formato presso il Quigley Preparatory Seminary e ha completato gli studi di teologia al Saint Mary of the Lake Seminary. A Roma ha conseguito il dottorato in Liturgia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. Nel 1983 è stato nominato vescovo ausiliare di Chicago, poi vescovo di Belleville e successivamente, dal 2004, arcivescovo di Atlanta. Tra il 2001 e il 2004 è stato Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, il primo afroamericano a ricoprire tale incarico. Durante il suo mandato si è distinto per il ruolo di guida nei momenti di crisi, in particolare nella gestione dei casi di abusi.
Gregory è riconosciuto per il suo impegno a favore della giustizia sociale, dell’inclusione e della trasparenza nella Chiesa. La sua voce ha avuto un peso significativo in dibattiti delicati, tra cui il rapporto tra fede e razza, e il rinnovamento pastorale in contesti urbani complessi. Il suo stile sobrio, ma deciso, ne ha fatto un interlocutore affidabile anche nei rapporti con le istituzioni civili. Nel 2020 Papa Francesco lo ha creato cardinale, confermandone il ruolo centrale nella gerarchia ecclesiastica statunitense e il valore simbolico del suo percorso personale e ministeriale.
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Wilton Gregory parteciperà al Conclave 2025 con l’autorevolezza di chi conosce a fondo la Chiesa americana e i suoi rapporti con la società civile. È considerato un “grande elettore” in grado di rappresentare le istanze delle comunità cattoliche nordamericane e di sostenere un pontificato attento all’inclusione, alla giustizia e alla riforma pastorale.
Anche se difficilmente tra i papabili, la sua presenza sarà strategica nel tracciare l’identikit del futuro Papa, specie se emergerà la necessità di una figura capace di dialogare con il mondo contemporaneo mantenendo salda la dottrina.