Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Prefetto per la Cultura e l’Educazione, il cardinale portoghese unisce teologia, poesia e dialogo con la contemporaneità
Il Cardinale José Tolentino de Mendonça © IPA
José Tolentino de Mendonça, nato il 15 dicembre 1965 a Funchal, sull’isola portoghese di Madeira, è Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione dal 2022 e cardinale dal 2019. Teologo, poeta e saggista, è una delle voci più raffinate e dialoganti della Chiesa contemporanea, capace di coniugare fede, cultura e letteratura. Ordinato sacerdote nel 1990, ha compiuto studi biblici presso il Pontificio Istituto Biblico a Roma e ha conseguito il dottorato in teologia biblica alla Universidade Católica Portuguesa, dove è stato anche docente, vicerettore e direttore di riviste e centri culturali. Ha svolto incarichi pastorali e accademici sia in Portogallo che in Libano, Brasile e Stati Uniti. Autore di numerose opere poetiche e teologiche, è noto per il suo stile contemplativo e il profondo legame con la spiritualità evangelica.
Nel 2018 è stato scelto da Papa Francesco per predicare gli esercizi spirituali alla Curia romana, evento che ha segnato il suo ingresso nella dimensione universale della Chiesa. Lo stesso anno è stato nominato Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ricevendo l’ordinazione episcopale con il motto evangelico Considerate lilia agri (“Osservate i gigli del campo”). Dal 2022 guida il Dicastero per la Cultura e l’Educazione, incarico che lo pone al centro del dialogo tra la Chiesa e il mondo intellettuale, accademico e artistico, in sintonia con la visione inclusiva e umanistica di Papa Francesco. È stato creato cardinale nel Concistoro del 5 ottobre 2019, con il titolo di Santi Domenico e Sisto.
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Il cardinale Tolentino de Mendonça porterà al Conclave 2025 la voce di una Chiesa pensante, colta e spirituale. Figura capace di parlare al cuore e all’intelligenza, rappresenta una sensibilità aperta al dialogo con la modernità, alla cura dell’interiorità e alla valorizzazione delle culture.
Potrebbe giocare un ruolo rilevante nel discernimento di un futuro pontificato attento all’umanesimo cristiano, alla riforma culturale e alla bellezza come via alla fede.