Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Arcivescovo di Łódź e storico della Chiesa, il cardinale polacco è promotore di un modello pastorale aperto e missionario, in linea con la visione di Papa Francesco
Il Cardinale Grzegorz Ryś © Ansa
Grzegorz Ryś è nato il 9 febbraio 1964 a Cracovia, in Polonia. Ha compiuto gli studi teologici e storici presso la Pontificia Accademia di Teologia e il Seminario Maggiore di Cracovia, ed è stato ordinato sacerdote il 22 maggio 1988. Ha conseguito il dottorato in teologia nel 1994 con una tesi sulla pietà popolare medievale in Polonia e, nel 2000, ha ottenuto il post-dottorato con un lavoro sul pensiero di Jan Hus. Storico appassionato della spiritualità cristiana, ha diretto l’Archivio Capitolare Metropolitano di Cracovia e insegnato presso la Pontificia Università Giovanni Paolo II. Dal 2007 al 2011 è stato rettore del Seminario Maggiore dell’Arcidiocesi di Cracovia e presidente della Conferenza dei Rettori dei Seminari Teologici Polacchi.
Nominato vescovo ausiliare di Cracovia da Benedetto XVI nel 2011, ha scelto come motto Virtus in infirmitate ("La forza nella debolezza"). Il 14 settembre 2017 Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Łódź, una delle principali città della Polonia, dove si è distinto per un’azione pastorale innovativa e orientata alla missione.
Nel 2018 ha avviato il quarto sinodo dell’arcidiocesi, promuovendo l’introduzione del diaconato permanente per rispondere alla carenza di sacerdoti. Nel 2019 ha istituito il Seminario Missionario Diocesano Redemptoris Mater International, legato al Cammino Neocatecumenale.
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Nel 2020 è stato nominato Amministratore Apostolico della diocesi di Kalisz e membro del Dicastero per i Vescovi, uno degli organismi più importanti della Curia romana. Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023, assegnandogli il Titolo dei Santi Cirillo e Metodio.
Coniugando cultura, formazione e riforma ecclesiale, il cardinale Ryś rappresenta un volto dinamico della Chiesa polacca, attento alle periferie, alla sinodalità e alla corresponsabilità dei laici. Al Conclave 2025 porta una visione pastorale coerente con il pontificato di Francesco, aperta al rinnovamento spirituale e strutturale della Chiesa.