Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Arcivescovo di Kigali, il cardinale ruandese è testimone della riconciliazione dopo il genocidio del 1994
Il Cardinale Antoine Kambanda © Ansa
Antoine Kambanda, nato a Nyamata (Rwanda) nel 1958, è Arcivescovo di Kigali dal 2018 e primo cardinale della storia ruandese. Sopravvissuto al genocidio del 1994, nel quale ha perso tutti i familiari ad eccezione di un fratello, rappresenta una voce potente di riconciliazione, giustizia e speranza in una delle regioni più segnate dai conflitti del Novecento. Ha completato gli studi primari e secondari tra Burundi, Uganda e Kenya, rientrando in Rwanda per concludere il percorso teologico al Seminario Maggiore di Nyakibanda. È stato ordinato sacerdote da San Giovanni Paolo II l’8 settembre 1990, durante la visita pastorale del Pontefice in Rwanda. Dopo l’ordinazione ha svolto incarichi nella formazione dei seminaristi, nell’ambito della teologia morale e nella direzione delle realtà caritative e sociali dell’arcidiocesi di Kigali. Ha conseguito il dottorato in Teologia Morale all’Accademia Alfonsiana di Roma (1993-1999), dove ha risieduto presso il Pontificio Collegio San Paolo.
Tornato in Rwanda, ha guidato le Caritas locali e le commissioni di Giustizia e Pace, affiancando la docenza nei principali seminari del Paese. Rettore e direttore spirituale, è stato una figura centrale per la formazione del clero dopo le ferite profonde lasciate dal genocidio. Nel 2013 Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Kibungo, e cinque anni più tardi lo ha scelto come Arcivescovo di Kigali. La sua nomina a cardinale nel 2020 – con il titolo di San Sisto – ha segnato un momento storico per la Chiesa ruandese e per l’intero continente africano. Kambanda si è sempre distinto per l’impegno nella costruzione della pace, nella promozione del perdono e nella cura della memoria collettiva, valori che incarna anche nel suo servizio episcopale quotidiano.
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Il cardinale Kambanda porterà al Conclave 2025 la voce dell’Africa centrale e l’esperienza concreta di una Chiesa chiamata a custodire la dignità umana in un contesto di profonde ferite sociali. È una figura simbolica del pontificato di Papa Francesco, per il suo stile pastorale vicino ai poveri e la sua testimonianza di fede vissuta nel dolore e nella speranza. Considerato un punto di riferimento spirituale e morale per il continente africano, la sua presenza nel conclave rafforza la prospettiva globale e missionaria della Chiesa del futuro.