L'esemplare, dalle squame verde smeraldo e dita uncinate, è stato confiscato e affidato ai carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina (Ravenna)
Teneva illecitamente nel salotto di casa un'iguana di un metro e venti, senza documentazione necessaria a dimostrarne l'origine. Mancavano, cioè, gli atti di registrazione, le marcature conformi e le attestazioni di nascita in cattività riconosciute. Il tribunale di Como ha quindi disposto la confisca dell'esemplare e una multa di 40mila euro al proprietario.
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Tutto è cominciato da una segnalazione arrivata ai militari del Nucleo carabinieri Cites di Ponte Chiasso, in provincia di Como. Le successive verifiche hanno confermato la presenza dell'animale nell'abitazione, sprovvisto però dei documenti necessari. Il tribunale lariano ha disposto la confisca dell'esemplare, un metro e venti di squame verde smeraldo e dita uncinate, e l'ha affidato al Reparto carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina, a Ravenna.
Perché è stato confiscato - Come spiegano i carabinieri, "senza certificati validi un esemplare può essere considerato di origine sospetta: prelevato in natura, importato clandestinamente o movimentato fuori dai canali autorizzati. L'onere di comprovare la liceità dell'acquisizione ricade sul detentore. Quando la prova manca, scattano sequestro, confisca e sanzioni che possono arrivare ad ammende pesanti e a responsabilità penali".