Speciale Chiara Ferragni, il pandoro-gate
Udienza a porte chiuse

Caso Pandoro, Chiara Ferragni in tribunale a Milano: "È una fase difficile della mia vita"

L'influencer ha scelto il rito abbreviato nel procedimento per truffa aggravata legato ai casi del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua. Sentenza attesa a gennaio

04 Nov 2025 - 15:38

Chiara Ferragni si è presentata al Palazzo di Giustizia di Milano per partecipare alla seconda udienza pre-dibattimentale del procedimento che la vede imputata, insieme ad altre due persone, per truffa aggravata in relazione ai casi del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua. L'imprenditrice digitale, assistita dai legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, ha scelto di essere giudicata con rito abbreviato. L'udienza, a porte chiuse, si è svolta davanti al giudice della terza sezione penale Ilio Mannucci Pacini. La sentenza è attesa per gennaio.

Ferragni sceglie il rito abbreviato

 È la prima volta che l'influencer si presenta in aula per questa vicenda. Nella prima udienza, di carattere tecnico, erano state definite le questioni preliminari. Il decreto di citazione diretta a giudizio, firmato dall'aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli, era stato notificato a fine gennaio. Insieme a Ferragni sono imputati anche l'ex collaboratore Fabio Damato e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. Tra gli iniziali indagati figurava anche Alessandra Balocco, amministratore delegato dell'azienda dolciaria piemontese, scomparsa lo scorso agosto.

Chiara Ferragni in tribunale a Milano

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Le accuse e le donazioni dell'imprenditrice

 Secondo la procura, tra il 2021 e il 2022 Ferragni avrebbe tratto presunti profitti ingiusti, per circa 2,2 milioni di euro, in relazione alla vendita dei prodotti promozionali il cui prezzo non comprendeva la beneficenza annunciata. L'indagine è stata coordinata dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza. L'influencer ha sempre respinto le accuse, ribadendo la propria estraneità ai fatti e la volontà di rispettare la giustizia. I suoi legali sostengono che non abbia commesso alcun reato. Ferragni ha inoltre chiuso il fronte amministrativo della vicenda, effettuando donazioni per un totale di 3,4 milioni di euro.

Le parti civili e la prossima udienza

 Nel corso dell'udienza, il giudice ha discusso le istanze di costituzione di parte civile. Alcune richieste sono state ritirate dopo accordi extragiudiziali, come quelle presentate da una signora di 76 anni e dall'associazione Adicu. Rimane invece in attesa di decisione la domanda della Casa del Consumatore, che ha rifiutato una proposta transattiva di 5mila euro, proponendo invece un impegno social da parte dell'influencer. La prossima udienza è fissata per il 19 novembre, quando il giudice deciderà sull'ammissione dell'associazione.

"È una fase difficile della mia vita"

 Al termine dell'udienza, Chiara Ferragni ha ringraziato i cronisti presenti con poche parole: "Grazie per l'attenzione, grazie di essere qua. È una fase sicuramente difficile della mia vita e penso mi capirete se non mi sento di fare ulteriori dichiarazioni, però grazie di essere qua e andiamo avanti". Il procedimento proseguirà nelle prossime settimane con il rito abbreviato, mentre la sentenza è attesa per gennaio.