© Italy Photo Press
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Ostentava le sue ricchezze sui social dove vendeva le proprie prestazioni. Ma il suo ambulatorio non era autorizzato
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Il nome di Jose Lizarraga Picciotti, medico peruviano sessantacinquenne, è salito alla ribalta della cronaca italiana in seguito alla tragica morte di una sua paziente, Ana Sergia Alcivar Chenche, 46 anni, avvenuta dopo un intervento di liposuzione nel suo studio a Roma. Ma chi è realmente il dottor Lizarraga, e qual è il percorso che lo ha condotto a essere una figura così discussa e indagata?
Con un profilo Instagram seguito da oltre 7.000 utenti, Lizarraga Picciotti si è costruito negli anni un’immagine pubblica ben definita, veicolando una visione della chirurgia estetica accessibile e, apparentemente, sicura. I suoi canali social sono un mix eterogeneo di autopromozione professionale e personale: da un lato, reel che lo ritraggono in contesti eleganti, tra cene raffinate e auto di lusso, a voler simboleggiare un successo raggiunto; dall'altro, la promozione di interventi estetici con prezzi estremamente competitivi. "Tutta la chirurgia estetica del Sudamerica a Roma" è uno degli slogan che campeggiano sui suoi profili, mirando evidentemente a un pubblico specifico, in particolare la nutrita comunità sudamericana nella capitale italiana.
Non solo bisturi e sala operatoria: il dottor Lizarraga coltiva anche una passione per la gastronomia etnica. Si è autodefinito pubblicamente "il maestro del pollo alla brace", arrivando a promuovere l'apertura di un proprio ristorante peruviano sulla via Prenestina. Questa dualità tra la professione medica e l'imprenditoria culinaria, insolita per un chirurgo, aggiunge un tassello alla complessità del suo personaggio pubblico.
Lo studio del dottor Lizarraga, situato in un appartamento in zona Torrevecchia, a Roma, era diventato un punto di riferimento per chi cercava trattamenti estetici a prezzi contenuti. Offerte come "acido ialuronico e botox trattamento completo a 199 euro" e la promessa di "massima protezione per la tua bellezza" erano il fulcro della sua strategia comunicativa. Attraverso video motivazionali con la colonna sonora di Rocky e frasi d'impatto come "La nostra passione è quella di farti tornare indietro nel tempo… Possiamo farlo", il medico puntava a rassicurare e attrarre una clientela desiderosa di migliorare il proprio aspetto. Nel 2022, Lizarraga Picciotti ha anche ricevuto un riconoscimento come "peruviano all’estero", un premio che ha orgogliosamente condiviso sui suoi canali social. Questo attestato, apparentemente, rafforzava la sua immagine di professionista stimato e integrato.
Tuttavia, l'immagine patinata costruita sui social media e i riconoscimenti ottenuti sembrano coesistere con un lato ben più problematico della sua carriera. Il dottor Jose Lizarraga Picciotti non è infatti nuovo alle aule di tribunale. Il suo curriculum giudiziario, secondo quanto emerso dalle indagini, include una serie di precedenti per responsabilità medica. Negli anni, diverse denunce per lesioni sono state presentate contro di lui, alcune delle quali hanno già portato all'apertura di procedimenti legali. Questo elemento getta un'ombra significativa sulla sua reputazione professionale, sollevando interrogativi sulla sicurezza e l'etica degli interventi da lui eseguiti.