Ha guidato Expo, conquistato Milano e vissuto relazioni sotto i riflettori. Ora è di nuovo al centro dell’attenzione per l’inchiesta urbanistica. Ecco chi è Giuseppe (detto Beppe) Sala
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Giuseppe "Beppe" Sala è un volto noto della Milano contemporanea: manager di successo, protagonista di Expo 2015, due volte sindaco della città. La sua carriera, la sua storia personale e la sua vita privata si intrecciano in un profilo pubblico sempre sotto osservazione. Oggi, mentre finisce nel mirino della magistratura per un'indagine urbanistica, cresce l'interesse per il suo passato, le sue scelte e la sua immagine.
Sala nasce a Milano il 28 maggio 1958 e cresce a Varedo, in provincia di Monza e Brianza. Dopo la laurea in Economia aziendale alla Bocconi, entra in Pirelli, dove nel 1998 diventa amministratore delegato di Pirelli Tyre. Nel 2002 passa a Telecom Italia come direttore finanziario e in seguito assume la guida delle divisioni Wireline e TIM. L'esperienza manageriale lo porta anche a dirigere Medhelan Management & Finance e a collaborare come consulente per Nomura Bank. Nel 2012 viene scelto come presidente del gruppo energetico pubblico A2A.
Nel 2009, su proposta dell'allora sindaco Letizia Moratti, Sala viene nominato direttore generale del Comune di Milano. L'anno successivo riceve l'incarico di amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A., e dal 2013 diventa anche commissario unico del Governo per l'Esposizione Universale. Il successo internazionale dell'evento consolida la sua immagine pubblica. Nel dicembre 2015 annuncia la candidatura alle primarie del centrosinistra per le comunali. Le vince con il 42% dei voti e conquista Palazzo Marino al ballottaggio, superando Stefano Parisi con il 51,7%.
Sala inizia il mandato da sindaco nel giugno 2016. Poco dopo, nel dicembre dello stesso anno, si autosospende temporaneamente a seguito dell'apertura di un'indagine su Expo, per poi tornare in carica dopo alcuni giorni. Nel 2021 viene rieletto sindaco al primo turno con il 57,7% dei voti. La sua seconda giunta si concentra su sostenibilità, rigenerazione urbana, digitalizzazione e mobilità. A marzo 2021 aderisce al Partito Verde Europeo, rafforzando l'identità ecologista della sua amministrazione.
Sala è stato sposato tre volte e non ha figli. Nel 1997 affronta un linfoma non-Hodgkin, malattia che aveva colpito anche il padre. Riesce a superarla dopo due anni di cure. Dal 2017 è noto il suo legame con Chiara Bazoli, figlia dell'ex presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. I due si conoscono durante Expo 2015. Pur legati sentimentalmente, scelgono di mantenere vite autonome, vivendo in abitazioni separate. Bazoli ha tre figli da una relazione precedente. Secondo alcune fonti, la relazione sarebbe terminata dopo sei anni, ma nessuna conferma ufficiale è mai arrivata.
Sindaco ritenuto pragmatico, Sala ha puntato su politiche per le periferie, la mobilità sostenibile, la transizione digitale e la rigenerazione degli ex scali ferroviari. Ha promosso l'espansione del trasporto pubblico e il potenziamento dei servizi sociali urbani. La sua immagine è sempre stata fortemente legata all'efficienza manageriale, ma anche all'attenzione per i temi ambientali. La recente indagine urbanistica lo riporta sotto i riflettori in un momento in cui Milano è al centro di numerosi progetti di trasformazione urbana.